Il successo ottenuto dal Movimento Cinque Stelle nelle elezioni amministrative è stato accolto come un primo importante segnale di cedimento del Partito Democratico e, di conseguenza, del governo Renzi. L'ipotesi di un'ascesa del partito pentastellato a Palazzo Chigi non è poi, quindi, del tutto remota e già ci si chiede quali cambiamenti potrebbero avvenire nel mondo della Scuola nell'ipotesi di un 'dopo Renzi-Giannini'.

Sappiamo come il M5S, ed in particolar modo, la deputata Silvia Chimienti, abbiano proposto diverse soluzioni per migliorare il sistema scolastico italiano ma, come è noto, la Buona Scuola non ha mai tenuto in considerazione tali proposte.

Allora, come potrebbe cambiare la scuola, secondo la visione politica del Movimento Cinque Stelle?

Ultime news scuola, venerdì 24 giugno 2016: piano M5S per il dopo Renzi-Giannini

Partiamo dalle assunzioni, per le quali è nota la proposta di un piano quinquennale che prevede l'immissione in ruolo di tutti i docenti nelle GaE oltre agli abilitati delle GI (in totale circa 300mila); successivamente verrà studiato un nuovo piano per impedire la riformazione del precariato.

Ogni classe dovrà tassativamente avere un limite massimo di 22 alunni che scenderà a 20 nel caso in cui sia presente uno studente disabile; si vuole introdurre, inoltre, l'insegnamento della lingua inglese sin dalla scuola dell'infanzia, dando particolare risalto al materiale didattico multimediale.

Assunzioni, inglese nella scuola dell'infanzia, edilizia scolastica, stop finanziamenti paritarie

Piano triennale per l'edilizia scolastica per lo stanziamento di 591 milioni annuali per la messa a norma delle strutture anche in termini di sicurezza e la rimozione delle barriere architettoniche. Interruzione dei finanziamenti alle scuole paritarie, in quanto l'articolo 33 della Costituzione, pur permettendo le sovvenzioni da parte di enti privati per l'istituzione e il mantenimento di istituti privati, specifica che tali operazioni non debbano gravare sullo Stato.

Infine, il Movimento Cinque Stelle intende proporre un nuovo programma di educazione scolastica che sensibilizzi, in modo particolare, gli studenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado, alla lotta contro qualsiasi forma di discriminazione e bullismo oltre all'introduzione dell'educazione all'affettività e alla sessualità consapevole.

Un programma che potrà essere condiviso in alcuni punti come contestabile in altri. L'auspicio è che, comunque, nel caso ci trovassimo di fronte ad un cambiamento politico nei prossimi mesi, quel governo presti ascolto alla voce del personale scolastico in modo da poter costruire un dialogo costruttivo per il bene della scuola pubblica italiana.