L’autismo colpisce nel nostro paese circa 500mila persone. Oggi queste distinte capacità rappresentano una nuova frontiera. Le aziende richiedono specificamente le persone affette da sindrome di Asperger, con un’intelligenza sopra la media. Le persone autistiche pur avendo difficoltà nelle relazioni interpersonali e a livello comunicativo, vengono impiegate per le loro “abilità” negli ambienti lavorativi. Svolgono azioni di routine senza problemi, possono raccogliere, su un argomento volumi d'informazioni dettagliate, anche senza averne un interesse preciso.

Gli autistici mostrano eccellenti doti uditive e di percezione visiva.

Autistici: le difficoltà

Le persone autistiche mostrano difficoltà nella gestione dei comportamenti, come ad esempio guardarsi negli occhi. Impossibilità di sviluppare relazionarsi interpersonali. Non mostrano reazioni spontanee, non sono in grado di condividere emozioni con altre persone. Di base notevoli difficoltà nelle aree sociali, necessarie per la vita di tutti i giorni.

Autistici: le doti

Le persone autistiche con sindrome di Asperger, mostrano spiccate doti di costanza e precisione nella gestione di grandi quantità di dati. Assumono comportamenti ripetitivi, con capacità di recuperare informazioni anche su argomenti piccoli.

Mostrano un persistente interesse negli oggetti, attenzione ai dettagli, assoluta concentrazione, memoria fotografica e rapidità di calcolo.

Autistici: nuove risorse

Il presidente del Gruppo Asperger onlus, ha espressamente dichiarato, fare lavorare gli autistici è un grande passo avanti, riconoscere un problema e trasformarlo in una risorsa.

Il primo progetto italiano è stato finanziato dalla Regione Abruzzo con il fondo sociale europeo, per inserire a livelli internazionali gli autistici. Il progetto è stato mirato non all’accoglienza nelle aziende, ma bensì, alla ricerca di personale con specifiche qualità. La prima ad assumere un ragazzo autistico, nello staff dell’archivio storico è stata l’Eni nel 2012, dopo uno stage di sei mesi.

Dall’Eni all’Orèal di Settimo Torinese, dove undici ragazzi con autismo hanno svolto tirocinio, tra questi, due sono stati confermati.

Startup per ragazzi autistici

Nasce a Livorno una startup, per ragazzi autistici in grado di gestire sia l’offerta di servizi informatici che i percorsi formativi. L’esigenza, di accogliere, questi giovani non solo per le loro qualità, ma per garantirgli un posto, in una società che spesso si è girata dall’altra parte. La necessità di far emergere, la volontà di realizzarsi nel mondo del lavoro, la base di ogni rapporto umano. Resta da ricordare i grandi “geni”: Mozart, Isaac Newton, Syd Barrett, Van Gogh, Alfred Hitchcock, Steve Jobs, Andy Warhol, che hanno mostrato tipiche caratteristiche legate alla sindrome.