Secondo un nuovo studio, condotto dalla specialista Christin Munsch (Università del Connecticut) il benessere psicologico e lo stato di salute in generale degli uomini, in gran parte dei casi, diminuisce sensibilmente dopo il matrimonio e la nascita dei figli, ovvero quando si ritrovano sulle spalle maggiori responsabilità, familiari e finanziarie. Sulle donne, invece - sempre secondo lo studio - lavorare e guadagnare, contribuendo al mantenimento della famiglia, ha un effetto completamente opposto.

Le donne: se lavorano e guadagnano il benessere è maggiore

Infatti, a parte rarissimi casi, una donna che lavora e guadagna, contribuendo così al mantenimento della famiglia insieme al partner,aumenta il propriobenessere psicologico. La ricerca, effettuata su un gruppo rappresentativo di donne e uomini sposati da almeno 15 anni, ha esaminato nei particolari la relazione esistente tra i due sessi con un reddito fisso: dai risultati è emerso che la salute e lo stato di benessere psicologico degli uomini, quando erano 'capofamiglia' - quindi senza l'aiuto di nessuno e con grosse responsabilità nei confronti di essa - erano molto peggiori. I punteggi di benessere generale e psicologico, in quegli anni,erano di almeno il 5% più bassi, rispetto a quelli in cui la loro partner lavorava e contribuiva al reddito della famiglia.

Uomini: il bisogno di guadagnare causa preoccupazione

Le preoccupazioni, il forte senso del dovere (a parte le eccezioni, ovviamente) negli uomini incidono in modo negativo. Per le donne, invece, guadagnare rappresenta una splendida opportunità, un modo per contribuire al sostegno economico della famiglia, una scelta ricca di soddisfazioni: forse perchè finalmente hanno imparato a mettere a tacere (almeno in parte) i sensi di colpa, a delegare ad altri ciò che non riescono a fare (esisteinfatti una positiva correlazione tra l'attività professionale di una donna, stipendiata, e l' impegno del partner in casa); hanno imparato, quindi, a ritagliarsi una vita ricca di soddisfazioni (almeno di tanto in tanto) di tempo impiegato in modo proficuo - cioè retribuito - 'anche' fuori dalle mura domestiche.

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