Le ultime novità pensionioggi 29 agosto parlano soprattutto dell'intervento dell'ex viceministro Baldassarri, che spiega i motivi per cui il governo Renzi è sempre in affanno quando si tratta di mettere in campo politiche sociali di welfare come la riforma delle Pensioni. Ad intervenire, in questi ultimi giorni, è stato anche Tito Boeri, presidente dell'Inps, che ha detto la sua su quali sarebbero gli interventi più immediati da mettere in campo nell'ambito previdenziale. Ancora una volta, il suo è stato un intervento più politico che strettamente tecnico ed è immaginabile che arrivino nuovamente polemiche sulle sue dichiarazioni.

Baldassarri e le risorse per la riforma: ultime novità pensioni oggi 29 agosto

Le ultime novità pensioni segnalano soprattutto un intervento di Mario Baldassarri a Radio Radicale. L'ex viceministro dell'Economia e attuale Presidente del Centro Studi sull'Economia Reale spiega i motivi per i quali il governo Renzi e in generale il sistema Italia ha sempre problemi nel reperire le risorse. Secondo Baldassarri, infatti, anche se l'Europa concedesse un po' di flessibilità all'Italia, comunque non si avrebbero le risorse adeguate per mettere in campo una vera riforma pensioni. Il vero motivo per cui i fondi non ci sono è da ritrovarsi nella mancata lotta all'evasione fiscale: si calcola che siano circa 100 i miliardi che mancano all'appello e con una cifra del genere si potrebbero mettere in campo non solo la riforma pensioni ma anche molte altre misure di welfare state.

In aggiunta, Baldassarri parla anche di 40/50 miliardi di euro di sprechi. Insomma, se il governo Renzi avesse messo in campo una vera lotta all'evasione fiscale, allora non ci sarebbero problemi per la riforma pensioni.

Boeri, la quattordicesima e le ultime novità pensioni oggi 29/08

Sempre nell'ambito della riforma pensioni, si segnalano le dichiarazioni di Tito Boeri, rilasciate a Il Sole 24 Ore.

Secondo il presidente dell'Inps, il governo Renzi non dovrebbe lavorare sul fronte della quattordicesima perché rischierebbe di essere una manovra non 'equa' dal punto di vista sociale: come viene spiegato, il rischio è che a percepire la quattordicesima sia anche chi si trova ad essere marito o moglie di chi percepisce un reddito molto alto.

Per fare in modo che la riforma pensioni aiuti chi veramente si trovi in difficoltà, bisognerebbe partire non dal reddito individuale ma dal reddito familiare. Si tratterebbe, insomma, di replicare l'errore fatto con l'abolizione della Tasi che ha aiutato chi ha redditi bassi alla stessa maniera di chi ha redditi alti e poteva tranquillamente pagare la tassa. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.