Le ultime notizie pensioni oggi26 agosto parlano soprattutto del caso del Trentino, dove i risparmi sulle Pensioni d'oro verranno utilizzate per misure di welfare state. Mentre a livello nazionale il capitolo su vitalizi e assegni d'oro non sembra essere più all'ordine del giorno, nella regione a statuto speciale si cercano strade differenti. Nel frattempo, Giuliano Poletti ha fatto sapere che le priorità del governo saranno la riforma pensioni APE e un intervento mirato sulle minime, mentre i lavoratori precoci hanno emanato un documento all'interno del quale si chiede la Quota 41 e soprattutto politiche di redistribuzione della ricchezza, in un paese come l'Italia che vede il 70% della ricchezza nazionale nelle mani del 25% delle famiglie.
Si segnalano anche l'attesa per un intervento di Cesare Damiano e le motivazioni del 'NO' al referendum del sindacato USB.
Il caso del Trentino: ultime notizie pensioni oggi 26 agosto
Le ultime notizie pensioniparlano soprattutto del caso del Trentino, come un esempio di gestione virtuosa. La questione riguarda le pensioni d'oro: negli anni scorsi si era creato un vero e proprio scandalo nella Regione quando nel 2012, con una legge, i consiglieri regionali si erano riservati più di 29 milioni di euro per i propri vitalizi. Nel 2014, un'altra legge aveva ricalcolato gli assegni e aveva chiesto la restituzione di centinaia di migliaia di euro; il tutto è finito nelle aule giudiziarie, a alcune risorse sono rientrate ed ora è stato stabilito che vengano utilizzate per misure di welfare.
In parole semplici, la Provincia Autonoma di Bolzano ha destinato ai neo-papà la possibilità di un congedo parentale di 2/3 mesi con un reddito di 800 euro. Al di là della misura in sé, la notizia ha suscitato grande interesse, perché è evidente che limitando vitalizi e pensioni d'oro si potrebbero attuare interventi importanti nelle politiche sociali.
Il dibattito, Damiano e il referendum: ultime notizie pensioni oggi 26/08
Nel frattempo prosegue il dibattito sulla riforma pensioni. Grande attesa è riposta nell'incontro di Trapani, dove l'ex ministro Cesare Damiano, in compagnia di Pedretti (Spi-Cgil) discuteranno di previdenza a pochi giorni di distanza dai momenti in cui bisognerà discutere concretamente della legge di stabilità.
Intanto, nello sfondo resta sempre il referendum: il governo Renzi (e su questo Damiano è d'accordo) dovrebbe mettere in campo misure che possano mostrare un volto diverso e riavvicinare l'elettorato; la mossa più 'intelligente' potrebbe essere quella dell'aumento delle pensioni minime che riguarda, numericamente parlando, un maggior numero di italiani. Infine, si segnala il documento dell'USB che spiega perché votare 'NO' al referendum: innanzitutto, perché si distruggono ancor di più i diritti dei lavoratori e si fonda la Repubblica Italiana non sul lavoro ma sul mercato; in secondo luogo, perché questa riforma è voluta dall'Europa e non dal paese. Per aggiornamenti, cliccate su 'Segui' in alto sopra l'articolo.