Il Pil e la produzione del Paese sono fermi, il Governo Renzi studia la manovra per la ripresa in autunno, al nodo del pettine la questione risorse e il referendum costituzionale, pesa il macigno dei costi della riforma Pensioni, che però sul piano sociale sembra ormai inevitabile. I partiti di opposizione attaccano il governo, così come i sindacati. Per il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, la Lega Nord di Matteo Salvini e Forza Italia di Silvio Berlusconi parlano di "fallimento" dell'esecutivo e mandano a dire al premier e leader del Pd Matteo Renzi: "Vada a casa".
Pensioni e lavoro, intervento del ministro Martina
Il presidente del Consiglio deve fare i conti anche con la minoranza interna del Partito democratico. Stop alle "narrazioni renziane", manda a dire la minoranza dem secondo la quale bisogna puntare tutto sull'agenda sociale: riforma pensioni e lavoro per i giovani. Si fa sentire la voce, all'interno del governo del ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, di Sinistra è cambiamento del Pd, "leader" dell'area della quale fa parte il presidente della commissione Lavoro Cesare Damiano, promotore di diversi ddl per la flessibilità in uscita dal lavoro verso la pensione anticipata. "Sono da sempre convinto - ha detto il ministro Martina sulla stessa lunghezza d'onda di Damiano e della minoranza dem - che la questione sociale sia il cuore della sfida unitaria del Partito democratico".
Ancora ce n'è lavoro da fare. "Dobbiamo fare tutti ancora molto - ha sottolineato l'esponente del governo - per vincerla".
Minoranza dem: puntare tutto sull'agenda sociale
Secondo Martina il Pd deve affrontare le sfide del momento senza perdersi in polemiche e scontri interni che rendono più difficile la risoluzione dei problemi.
"Andiamo oltre i politicismi interni, le tattiche precongressuali e - ha detto all'Ansa il ministro - certe divisioni non comprensibili". La prova del 9 per il Governo Renzi sarà la prossima manovra finanziari. "Nella prossima legge di Stabilità - ha proseguito Martina - noi dobbiamo produrre una svolta su temi cruciali per la vita quotidiana delle persone".
L'elenco delle misure necessarie è lungo. Si va dalla flessibilità in uscita per l'Anticipo Pensionistico e nuove opportunità di lavoro per i giovani, dall'aumento delle pensioni minime a sostegni agli investimenti degli enti locali e delle imprese, l'ottava salvaguardia per gli esodati e la quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci. "Bisognerà tenere l'attenzione su questi temi veri - ha concluso il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali - e non lasciarsi prendere ancora da dibattiti che troppo spesso - ha evidenziato - si rivelano autoreferenziali".