Agnese Landini, moglie del presidente del consiglio Matteo Renzi, abbandona il precariato per insediarsi come insegnante presso l'istituto linguistico Penao di Firenze. Dopo anni fatti da insegnante precaria, la moglie del premier riesce ad accaparrarsi il posto fisso da insegnante, proprio nella sua città e tramite chiamata diretta dell'istituto in questione. La notizia che da poco è stata battuta dalla testata liberoquotidiano, sarà molto probabilmente argomento di discussione, dopo le recenti polemiche sollevate dalle migliaia di insegnanti precari in lista d'attesa per diventare di ruolo.
Le polemiche degli insegnanti precari
Tutto merito della riforma scolastica proposta da Renzi nel 2015 chiamata la Buona Scuola. La riforma ha dato la possibilità di sfoltire le lunghe liste d'attesa per gli insegnati, ma ha anche creato una difficoltà per gli insegnanti che, dopo aver presentato domanda per la propria regione d'origine negli anni passati ed aver aspettato per anni una chiamata, si sono visti inserire all'interno di una lista nazionale correndo il rischio, con alte probabilità, di essere chiamati come insegnati di ruolo in tempi ristretti, ma presso una qualsiasi regione d'Italia. Questo ha portato numerose problematiche di carattere familiare e lavorativo, sollevando il malcontento tra gli inseganti precari che, destinati in sedi lontane, sono stati costretti a rifiutare l'incarico per non abbandonare gli obblighi familiari, andando incontro all'esclusione definitiva dalla lista d'attesa per gli insegnati di ruolo.
Agnese Renzi assunta a chiamata diretta
Pericolo scampato per la moglie del Premier Matteo Renzi, grazie alla chiamata diretta dell'istituto Penao di Firenze, è riuscita ad esaudire il sogno di essere insegnante di ruolo presso una scuola ed a non allontanarsi dai propri affetti. Ora la polemica sarà lecita: chiamata per meritocrazia o perché è la moglie del Presidente del Consiglio Italiano?
La polemica scorrerà presto anche in rete, e sarà inevitabile la considerazione in merito all'assunzione, da parte di migliaia di utenti attraverso i Social network e tra questi, anche chi si è visto assumere e destinare, a migliaia di chilometri di distanza lasciando famiglia e affetti.