Il sindacato Gilda nei mesi scorsi aveva richiesto al Miur l’accesso agli atti in relazione al famoso algoritmo impazzito. Tale marchingegno informatico era stato oggetto, nelle concitate fasi della mobilità straordinaria 2016/17, di parecchie polemiche a causa dei risultati poco trasparenti dei trasferimenti di molti insegnanti, in barba ai 'criteri di vicinorietà' così cari al Miur.
La documentazione fornita dal Miur è solo un 'memorandum', poco chiaro e confuso
Questo, in sintesi, è il contenuto del comunicato pubblicato in queste oresul Portaleufficiale Gilda, da Rino Di Meglio, Coordinatore Nazionale dello stesso sindacato.
Di Meglio, visibilmente irritato, prova a spiegare i motivi per il quale, lo stesso, ha deciso di andare oltre il semplice accesso agli atti, al fine di conoscere il contenuto del famoso algoritmo ministeriale. In breve, il segretario generale esterna le sue perplessità a proposito del semplice ‘memorandum’ ricevuto in queste ore dal Ministero.
Più della metà della documentazione ricevuta dal Miur, - spiega il Coordinatore - a seguito dell’accesso agli atti da parte del sindacatodegli insegnanti Gilda, con sorpresa, non contiene nessun riferimento specifico, rispetto a quanto precedentemente avanzato. In particolare, il sindacato in oggetto, aveva espresso la propria volontà di prendere visione dell’intera sequenza di ‘codice sorgente’, utile ad un ulteriore approfondimento specifico da parte di periti informatici nominati dalla stessa Gilda.
Il compito dei periti informatici sarebbe stato quello di analizzare tecnicamente e più approfonditamente il funzionamento e la logica legata ai trasferimenti ambigui e forzosi,inflitti nelle scorse settimane, amoltiinsegnanti neo immessi in ruolo.
Il Segretario nazionale Gilda, sottolinea anche altre incongruenze contenute nella documentazione ottenuta dal suo sindacato, a proposito delle lacunose descrizioni, trascritte dal Miur e non coincidenti con le condizioni previste nella sequenza contrattuale del CCNI sulla mobilità 2016/17.
A tal proposito, Rino Di Meglio dichiara: “…anche la descrizione dell'algoritmo appare lacunosa perché mancano tutte le condizioni previste dal CCNI sulla mobilità che hanno provocato i numerosi errori segnalati dai docenti”.
Poca chiarezza e trasparenza da parte del Miur: Gilda si rivolgerà alla magistratura
Molto irritato e perplesso, il Coordinatore Rino Di Meglio esprime tutto il suo rammarico per il permanere di una carente situazione di scarsa trasparenza nei confronti di chi vuole conoscere le modalità e i criteri determinati dall’algoritmo informatico, poco chiaro e di cui, purtroppo, per volontà istituzionale, non se ne conosce ancora il contenuto.
Pertanto, dopo queste premesse e queste considerazioni, Gilda insegnanti provvederà – secondo quanto dichiarato dal suo coordinatore nazionale – a rivolgersi alla Magistratura per ottenere, in via definitiva, l'intera sequenza di ‘codice’, utile a determinare il funzionamento e la logica adottata per quanto riguardai trasferimenti impazziti della mobilità 2016/17.
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