E' l'Anticipo pensionistico, annunciato dal premier Matteo Renzi nei mesi scorsi, il vero pilastro della riforma Pensioni 2016 alla quale sta lavorando il governo. Una misura, quella dell'Ape per il quale il presidente del Consiglio aveva anche annunciato un logo di cui ancora però non c'è traccia, che dovrebbe essere presentata nella sua versione definitiva e domani 27 settembre nel corso del nuovo incontro tra governo e sindacati sulla riforma pensioni.
Anticipo pensionistico per over 65 ma con penalità fino al 25%
Cosa prevede l'Anticipo pensionistico?
La misura di cui si è parlato finora è rivolta ai lavoratori che hanno compiuto 63 anni o li compiranno entro il 2017 e che potranno andare in pensione tre anni e sette mesi prima di quanto attualmente previsto dalla legge Fornero. La formula è quella del prestito previdenziale concesso dalle banche e gestito dall'Inps. Le penalizzazioni sarebbero abbastanza alta per i lavoratori che accederanno all'Anticipo pensionistico tre anni prima, le rate potrebbero raggiungere i 25% del trattamento previdenziale per venti anni. Sono da considerare, infatti, non solo le rate del prestito pensionistico che ammontano al 5% annuo, ma pure i tassi di interesse e i primi assicurativi. Poi c'è l'Ape social.
Il governo intende dare alle categorie di lavoratori disagiate, come per esempio le persone rimaste disoccupate a pochi anni dal raggiungimento dei requisiti previdenziali, l'opportunità di anticipare la pensione a costi significativamente ridotti.
Ape social per le categorie disagiate, tetto massimo 1.500 euro
L'Ape social verrebbe estesa anche ai lavoratori che si prendono cura dei familiari ammalati o diversamente abili e per alcune categorie di lavoratori che svolgono mansioni ritenute molto faticose, come le maestre d'asilo, gli infermieri, gli operai edili.
Per accedere alla all'Ape social, secondo le notizie finora trapelate da Palazzo Chigi, sarebbe fissato un tetto di pensione a 1.500 euro lordi, le parti sociali propongono invece di alzare il tetto a 1.700 euro lordi. Nella riforma pensioni targata Renzi-Poletti, dovrebbero trovare spazio anche provvedimenti per la pensione anticipata a crisi aziendali con oneri a carico delle aziende.
Secondo le ultime notizie che arrivano da Palazzo Chigi e vengono rilanciate dall'Ansa alla vigilia dell'incontro tra governo e sindacati, per l'Anticipo pensionistico complessivamente dovrebbero essere inseriti nella legge di Bilancio quasi 500milioni di euro. Mentre per le misure destinate ai lavoratori precoci sul piatto ci sarebbero 600milioni di euro ma a quanto pare resta incerta la soluzione Quota 41 per tutti. E ancora non è chiaro nemmeno se sarà possibile prorogare fino al 2018 l'Opzione donna.