Il nuovo slittamento al 27 settembre dell'incontro sulla riforma Pensioni tra il governo e i sindacati "spero sia utile - ha dichiarato oggi il segretario generale delle Cgil - a dare le risposte finora mancate in particolare sul tema dei precoci e finalmente - ha sottolineato Susanna Camusso una effettiva quantificazione delle risorse disponibili". Prosegue ininterrottamente il confronto politico e sindacale sulla riforma delle pensioni in vista della legge di bilancio.

Pensioni dei lavoratori precoci con Quota 41, Cgil chiede risorse al Governo

Se in linea generale, ma finora senza tanto entusiasmo da parte dei sindacati, pare si stia raggiungendo un'intesa sull'Anticipo pensionistico (Ape) resta ancora da capire quali siano le intenzioni dell'esecutivo sulla formula Quota 41 per i lavoratori precoci, sulla salvaguardia degli esodati, sulla proroga del regime sperimentale opzione donna fino al 2018 e su diverse questioni ancora aperte sul fronte previdenziale. A proposito delle risorse per i lavoratori precoci che hanno cominciato a lavorare in giovanissima età, il leader del sindacato rosso spiega che "dipende dalla platea". Prima ancora che preoccuparsi degli aspetti economici, secondo la Cgil, occorre valutare gli aspetti di equità sociale dopo le "ingiustizia" provocate dalla legge Monti/Fornero.

"Bisogna partite dai criteri - ha detto Susanna Camusso - e non dalle risorse altrimenti, come insegna la vicenda esodati - ha sottolineato - si producono ingiustizie".

In programma il 27 settembre l'incontro decisivo sulla riforma pensioni 2016

Sulla soluzione quota 41 per i lavoratori precoci si attendono ancora le risposte del governo che dovrebbero a questo punto arrivare durante l'incontro probabilmente conclusivo sulla riforma pensioni in programma il 27 settembre.

"Ad oggi - ha rimarcato il leader della Cgil - non c'è la soluzione ad un tema importante come quello dei lavoratori precoci". Ai giornalisti che le hanno chiesto se il fronte delle organizzazioni sindacati sia ancora compatto e unitario come lo è stato in questi mesi, il segretario generale della Cgil ha risposto ammettendo che "un po' di pluralità ma nel merito la piattaforma unitaria - ha detto la Camusso parlando della riforma pensioni oggi a Roma a margine di un convegno sulle banche della Fisac - deve essere un riferimento per tutti".