Il Movimento 5 stelle guidato da Beppe Grillo contro la riforma Pensioni proposta dall'esecutivo presieduto dal premier Matteo Renzi. Viene contestata, in particolare, la proposta principale, quella dell'Anticipo pensionistico per i lavoratori over 63, al centro del confronto tra governo e sindacati che stanno cercando di raggiungere un accordo anche sulla quota 41 per i lavoratori precoci e per la salvaguardia definitiva per gli esodati in attesa di conoscere i dati esatti del contatore dell'opzione donna per capire se sarà possibile, come auspicato da più parti, prorogare fino al 2018 il sistema sperimentale per la pensione anticipata della lavoratrici.
Pensioni, il Movimento 5 stelle contro le scelte del Governo Renzi
"Occhio alla pensione", ha scritto su Facebook Luigi Di Maio, parlamentare del Movimento 5 stelle e vice presidente della Camera dei Deputati. "Dopo le cattive notizie del Jobs Act - ha proseguito il deputato contestando anche la riforma del lavoro targata Renzi/Poletti - bisogna fare i conti anche con la pensione". Non piace al Movimento 5 stelle la flessibilità in uscita dal lavoro con la formula dell'Ape che prevede sostanzialmente un prestito ventennale erogato dal sistema bancario e in qualche maniera gestito dall'Inps. Una soluzione che viene considerata dai grillini molto penalizzante, ingiusta, e anche "l'ennesimo regalo del Governo Renzi alle banche".
Anticipo pensionistico, per i pentastellati è una truffa gigantesca
"Dietro l'annuncio del governo sull'inserimento in stabilità della possibilità di anticipare la pensione - ha detto Luigi Di Maio - si nasconde in realtà - ha evidenziato - una gigantesca truffa". Il membro del direttorio del Movimento 5 stelle ha spiegato in termini concreti in cosa consiste, secondo la sua interpretazione, l'Ape di Renzi criticandone in particolare le eccessive penalizzazioni sull'ammontare complessivo del trattamento pensionistico.
"In sostanza - ha detto - un lavoratore nato nel 1953 con un reddito netto di 2.000 euro che chiede un anticipo pensionistico di 36 mesi - ha spiegato Di Mario - avrà un taglio della pensione pari all'8,9 percento per i primi tre anni e del 28,5 percento per i successivi venti".