Torna ad esprimersi il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali dopo il nuovo rinvio del confronto tra il governo e le organizzazioni sindacali sulla riforma Pensioni. Non si svolgerà più, come programmato nelle scorse settimane, la riunione del 21 settembre, ma probabilmente il nuovo incontro si terrà martedì 27 settembre (data ancora da confermare). "Non vogliamo - ha detto Giuliano Poletti facendo il punto della situazione sulla riforma pensioni - fare degli esodati dell'Ape".

Pensioni e flessibilità, nuovo intervento di Poletti dopo rinvio confronto

Nessuna improvvisazione da parte dell'esecutivo perché stavolta, dopo i danni provocati dalla legge Fornero in particolare sulla questione esodati ma anche sulla vicenda Quota 96 scuola, non si possono commettere errori e in ogni caso bisogna tutelare la finanza pubblica. "Quindi serve - ha detto il ministro del Lavoro spiegando le ragioni del rinvio del confronto con i sindacati - un lavoro fatto bene tra governo, Inps, Inail e tutti gli enti interessati, in modo - ha spiegato - da avere tutti i numeri in mano". Ancora dunque, secondo quanto si apprende dal ministro, mancano i calcoli e le simulazioni che possano definire la proposta dell'Anticipo pensionistico e facciano capire quali margini di manovra ci sono per dare risposte ai lavoratori precoci che attendono la soluzione Quota 41 per l'accesso al pensionamento, alle lavoratrici che reclamano la proroga sino al 2018 dell'opzione donna, agli esodati che chiedono la salvaguardia definitiva.

Anticipo pensionistico per gli over 63, il Governo Renzi prende tempo

"Solo a quel punto - ha spiegato il ministro alla Festa dell'Unità di Padova - discuteremo quante categorie saranno interessate all'Anticipo pensionistico, dove queste iniziano e finiscono e quante sono le persone interessate". Il ministro, che ha più volte ritenuto positivo il confronto con i sindacati, ha ribadito anche che "alla fine il governo - ha sottolineato Poletti - avrà il dovere e la responsabilità di prendere una decisione".

Una decisione che prenderà il governo dopo il confronto con i sindacati sulla riforma pensioni ma che poi dovrà passare al vaglio di Camera e Senato. "Il Parlamento da parte sua - ha aggiunto Poletti alla Festa dell'Unità di Padova - prenderà le decisioni sulla base del bilancio dello Stato".