Il dibattito sulla riforma previdenziale torna ad accendersi sul nodo delle risorse da destinare alla copertura delle uscite anticipate e deisostegni di welfare. Quando ormai un accordo tra Governo e sindacati sembrava quasi dato per scontato, arriva una nuova presa di posizione della leader Cgil Susanna Camusso, la quale ha espresso tutte le proprie perplessità rispetto ai provvedimenti proposti dai tecnici del Ministero del Lavoro e dell'esecutivo. "Tutti danno per scontato l'intesa, ma nessuno è in grado di dire l'entità delle cifre sul tavolo" spiega la sindacalista, che sottolinea come questa situazione sia caratterizzata da "troppo entusiasmo", visto che la questione resta molto delicata e risulta necessario approfondire la discussione.
Anche perché l'esponente della Cgil ribadisce come le coperture proposte fino ad ora risultino insufficienti, mentre sulle opzioni avanzate"finora non abbiamo visto una riga scritta, una carta, un conto che dica quali siano le risorse". La sindacalista interviene anche sull'aspetto politico della vicenda, spiegando che non vi è alcun collegamento tra la riforma del welfare pensionistico ed il no annunciato dal sindacato in merito al referendum.
Pensioni anticipate, l'APE non si traduca in una riduzione del reddito
Tra le prese di posizione di Susanna Camusso in merito alle proposte in arrivo dal Governo, vi è il nodo della penalizzazione legata all'anticipo pensionistico (conosciuto come APE).
Secondo la sindacalista, l'adesione all'iniziativa si può rappresentarecome un "superammortizzatore", ma sarebbe comunquesbagliato se si traducesse in un taglio dell'assegno. Resta poi da sciogliere il nodo dei lavoratori precoci, mentre per chi è già in pensione vi è allo studio l'estensione della 14ma mensilità tramite l'impiego dell'Isee.
In merito al prossimo incontro del 21 settembre, l'esponente della Cgil mette in guardia sul fatto che si possa dare per scontato un accordo: "mi sembra difficile che il 21 possa esserci un incontro conclusivo", ma la speranza è che si possa finalmente iniziare a parlare di cifre.
Riforma pensioni, per l'On. Damiano serve indicare per iscritto le coperture
Sul tema delle risorse finanziarie è intervenuto nella giornata di ieri anche il Presidente della Commissione lavoro alla Camera, ricordando che "la strada è ancora lunga". In questo senso, anche per l'On. Damiano "entra in gioco, come sempre, la quantità di risorse fresche che si metteranno a disposizione nella legge di bilancio, che per noi non possono essere inferiori a 2 miliardi di euro". L'esponente democratico sottolinea come importante la "convergenza" sulla 14ma mensilitàe sull'APE, anche se restano ancora molti i dettagli da chiarire. "Data la complessità della materia, diventa necessario un testo scritto che precisi, voce per voce, anche la quantità delle risorse che verranno messe a disposizione".
Il Parlamentare conclude ricordando che "scripta manent", una precisazione che può tradursi in un'attività legislativa più semplice quando arriverà il momento di inserire i provvedimenti all'interno della Legge di Bilancio.
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