E' nel corso dell'iniziativa sull'agenda sociale promossa oggi a Roma del Partito democratico che torna ad esprimersi sulla riforma Pensioni il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti. "Speriamo di chiudere positivamente la trattativa", ha detto oggi l'esponente dell'esecutivo in attesa del nuovo incontro con i sindacati che dovrebbe svolgersi mercoledì 28 ottobre salvo nuovi slittamenti.
Pensioni, il 28 settembre incontro conclusivo governo-sindacati
"Ci siederemo con le parti sociali, sul tavolo - ha spiegato Poletti - ci sono diverse soluzioni".
Numerose le proposte al vaglio del Governo Renzi che stanno per essere definite in queste ore. Si va dall'Anticipo pensionistico col prestito ventennale erogato dalle banche ma gestito dall'Inps alla soluzione Quota 41 per i lavoratori precoci ancora da confermare, dalla possibile proroga dell'Opzione donna fino al 2018 all'estensione della no tax area pensionati passando per la salvaguardia degli esodati e le ricongiunzioni gratuite. "Si tratta - ha spiegato il ministro non nascondendo le difficoltà - di un lavoro non semplice".
Il ministro Poletti sulla riforma pensioni: un lavoro non semplice
Segno che i conti sulla riforma pensioni ancora non tornano a Palazzo Chigi, ci saranno senz'altro novità sul fronte previdenziale ma appare sempre più probabile che le misure non riguarderanno tutti i lavoratori e comunque non saranno appetibili per tutti i lavoratori.
"Definire qualcosa - ha detto Poletti - è un conto. Scrivere una norma - ha concluso rimarcando le difficoltà che sta incontrando l'esecutivo sulla riforma pensioni - è molto più complicato" . Queste le nuove dichiarazioni di Poletti oggi a Roma durante l'incontro sull'agenda sociale promosso dal Partito democratico mentre viene rinviato a mercoledì 28 settembre il nuovo incontro tra l'esecutivo e le parti sociali dopo il varo, da parte del Consiglio dei Ministri guidato dal presidente Matteo Renzi, della nota di aggiornamento al Def (Documento di economia e finanza).
All'incontro del Pd ha oggi partecipato anche il ministro delle Politiche agricole e alimentari Maurizio Martina che da tempo suggerisce al governo l'introduzione di nuovi elementi di flessibilità per l'uscita dal lavoro e l'accesso alla pensione anticipata.