"Disobbediamo ai burocrati liberisti di Bruxelles": lo chiede il Presidente della Commissione lavoro alla Camera Cesare Damiano, condividendo le ultime dichiarazioni rilasciate negli scorsi giorni dal Ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan in merito al confronto sulla flessibilitàcon i tecnici europei. Ma la battaglia contro il rigore dei contiprosegue anche internamente, con l'esponente democratico che richiama il Presidente dell'istituto di previdenza pubblica ad aprire un confronto serio sul tema. "È giusto ricordare a Boeri che l'Ufficio Parlamentare di Bilancio ha esaminato le proposte di riforma delle pensioni come la 857/2013 firmata Damiano - Gnecchi e quella quasi fotocopia del Presidente Inps come troppo onerose".
Il Parlamentare sottolinea le similarità tra le due ipotesi di flessibilità, segnalando che la bozza depositata alla Camera prevedeva un anticipo di 4 anni con il 2% annuo di penalità, mentre la proposta Boeri un anticipo di 3 anni con il 3% annuo. "L'Inps deve prendere atto dei conti fatti dagli altri" per aprire un confronto serio, affermal'On. Damiano, esprimendo il proprio punto di vista sulla vicenda.
Pensioni flessibili e LdB 2017: Damiano non condivide posizione di Boeri
Anche in merito alla nuova Legge di bilancio 2017 le posizioni tra il Presidente della Commissione lavoro alla Camera ed il Presidente Inps appaiono distanti. L'On Damiano è in disaccordo con quest'ultimo, rimarcando che "la legge di Bilancio non tiene conto soltanto di chi è in pensione o sta per andarci e non dei giovani".
Il richiamo va innanzitutto al turn over che potrà ripartire grazieall'anticipo pensionistico, ma anche alla possibilità di far valere il cumulo gratuito dei contributi. Un meccanismo che va in favore proprio di chi matura una carriera discontinua, come avviene effettivamente nel caso di coloro che sono entrati di recente nel mercato del lavoro.
Ultimo, ma non meno importante, l'impegno tra Governo e sindacati per affrontare (nella cosiddetta FASE II della riforma previdenziale) il tema degli assegni concalcolo contributivo, attraversol'istituzione di una pensione di garanzia utile ad assicurare un assegno adeguato anche a chi ha avuto redditi bassi e discontinui.
Sugli ultimi commenti Inps, nuova presa di posizione dei sindacati
Anche dai sindacati arriva una nuova presa di posizione in merito agli ultimi commenti del Presidente Inps Tito Boeri. "Ancora un intervento fuori luogo" afferma Ivan Pedretti, Segretario Generale Spi - Cgil. "Dice che nella Legge di bilancio si spende troppo per i pensionati e per i lavoratori che vorrebbero andare in pensione. E non c'è niente di più falso. Semmai è vero il contrario" rimarca il sindacalista, facendo notare che "le risorse che abbiamo strappato con le unghie e con i denti purtroppo non bastano per rispondere a tutti quelli che ne avevano bisogno. A me questo Presidente che dice cose inesatte con così tanta frequenza e che spinge ogni giorno per destabilizzare la previdenza pubblica preoccupa e non poco" conclude Pedretti, esprimendo le proprie perplessità riguardo la vicenda.
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