Nella partita dellariforma previdenziale e dell'anticipo pensionistico entrano in gioco anche i giovani, con le ultime dichiarazioni di Nannicini e Poletti che sembrano agire da tandem, rivolgendosi a coloro che stanno entrando ora nel mercato del lavoro. "Dalla riforma delle Pensioni potrà arrivare un aiuto nella lotta alla disoccupazione giovanile": lo afferma il Ministro del Lavoro durante un meeting organizzato dal Banco Alimentare per i 25 anni dalla fondazione. L'esponente del Governo ricorda come la questione delle difficoltà vissute dalle nuove generazioni appaia un "grande problema" e spiega che "qualche risultato lo stiamo raccogliendo, ma è molto difficile".

Poletti sottolinea anche come per fare la differenza su questo versante resti comunque fondamentale "un decollo forte dell'economia", perché diversamente non si vengono a creare nuove opportunità di lavoro per i più giovani.

Riforma pensioni, necessario dare il via al ricambio generazionale

In merito alla questione, Poletti ha spiegato che gli interventi messi in atto sul pilastro previdenziale possono agire da leva per agevolare il ricambio tra le diverse generazioni. Per il Ministro resta infatti "del tutto evidente che la legge Fornero, alzando seccamente di 6 o 7 anni l'età di pensionamento, ha creato una barriera in più". La conseguenza ha toccato in modo deciso anche i giovani, perché ha ridotto le opportunità lavorative che si aprivano in precedenza grazie al turn over.

Per questo motivo, Poletti ha ricordato l'impegno del Governo per "produrre le condizioni utili a far sì che i giovani possano esprimere le loro competenze e capacità, avendo le opportunità che meritano".

Pensioni flessibili e contributivo: per le nuove generazioni Nannicini ricorda la fase II

Come anticipato all'inizio dell'articolo, anche il Sottosegretario Tommaso Nannicini (durante una recente intervista rilasciata per il giornale Avvenire) ha ripreso l'impegno dell'esecutivo per inserire il tema dei giovani lavoratori all'interno dei provvedimenti da discutere nella riforma delle pensioni. "L’idea è quelladi unire iltaglio del cuneo contributivo al rilancio della previdenza complementare", mentre tra i problemi da affrontare in modo pragmatico il tecnico ricorda anche la necessità di istituire "una nuova pensione contributiva di garanzia.

Sarà uno zoccolo duro, legato agli anni di contributi e all’età di uscita, per garantire che anche pensioni basse siano adeguate e per evitare che i giovani di oggi diventino i poveri di dopodomani".

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