La riforma delle Pensioni 2016 approvata nella scorsa settimana dal Governo Renzi dovrà avere il via l'ibera dell'Eurostat, l'istituto continentale di statistica. I fondi messi sul tavolo da Renzi per il prossimo triennio (1.9 miliardi di euro nel 2017, 2,6 nel 2018 e circa 3 nel 2019) dovranno rientrare nei paletti del debito pubblico: proprio per questa ragione è possibile che non tutti i lavoratori che andranno in pensione anticipata con l'Ape agevolata o quelli che sfrutteranno la Quota 41 essendo classificati come contribuenti precociriescanoa rientrare nelle misure pensionistiche tracciate negli scorsi giorni.

Pensioni anticipate Ape social: disponibilità fino al termine dei fondi

Proprio la pensione anticipata con il prestito pensionistico per le categorie che non godranno dei vantaggi governativi (le pensioni al di sopra dei 1.500 euro), dovrà essere approvata dall'Eurostat. Si tratterà di una scelta del tutto volontaria da parte di ciascun contribuente che abbia almeno 63 anni e che sia disposto a vedersi tagliare la pensione pur di anticipare l'uscita da lavoro. L'impatto di questa misura non dovrebbe causare squilibri sui conti pubblici: sarà, infatti, il lavoratore a pagarsi la flessibilità con una riduzione media del 5 per cento per ciascun anno di anticipo. Più decisiva per la stabilità dei conti del Governo sarà l'anticipo pensionistico Ape alle categorie disagiate: tra i paletti che introdurrà Renzi, fa sapere Il Messaggero di oggi, 19 ottobre 2016, la percentuale di disabilità per l'accesso dovrà essere non inferiore al 74 per cento.

Oltre agli altri requisiti contributivi, questo parametroappare come ulteriore limiteper fare in modo che alla pensione anticipata social acceda un numero di lavoratori fino all'esaurimento deifondimessia disposizione. Chi prima ne usufruirà, insomma, avràla certezza di vedersi riconosciuta la pensione anticipata.

Pensione anticipata precoci con quota 41: i limiti

Il discorso è analogo per le pensioni anticipate ai lavoratori precoci con quota 41: accederanno all'uscita anticipata solo un numero di contribuenti nei limiti delle risorse che sono state programmate. Ovvero fino al non superamento dei fondi che saranno destinati ai precoci.

Secondo le stime del Governo non si dovrebbe andare oltre ai25.000 lavoratori che potrebbero avere dunque uno sconto di 1 anno e dieci mesi sull'attuale pensione anticipata attuale, mentre saranno appena 10 i mesi di anticipo per le donne.