I voucherconsistono in buoni cartacei o telematici e, nelsecondo caso, sono un prodotto telematico-informatico. I tagliandi sono disponibili in pezzi da 10, 20 e 50 euro,e con uno di questipuò essere retribuita un'ora lavorativa, nell'ambito di prestazioni lavorative esclusivamente saltuarie. Il lavoratore, in sostanza, con il buono riceve la paga già al netto, i contributi dovuti all'Inps e la quota da versare all'Inail per la tutela contro gli infortuni. Inoltre i tagliandi non vanno inseriti nella dichiarazione dei redditi, poiché non rappresentano una fonte di guadagno e si possono riscuotere presso tabaccherie ed uffici postali.

Questosistema di pagamentoè stato inserito dal Governo Renzinella Legge di Stabilità per l'anno 2016,e può essere applicato a quasi tutte le categorie di lavoratori: dal settore della ristorazione a quello dell'edilizia;da quello del commercio a quello domestico e persino a pensionati, studenti, cassintegrati e a coloro che, pur lavorando, vogliono arrotondare il loro stipendio con altri lavori di tipo saltuario. Dunque i voucher non costituiscono assolutamenteun vero e proprio contratto di Lavoro e, di conseguenza, tutti coloro che intendono usufruirne, devono tenere presente che non permettono il cumulo delle ferie, la maturazione del TFR (Trattamento di fine Rapporto), la disoccupazione e la maternità.

Il voucher permette la maturazione dei contributi pensionistici?

Sì, ma il dipendente deve considerare che la maturazione della contribuzione ai fini pensionistici permessa dal voucher è molto più bassa rispetto a quella maturata da un dipendente con un regolare contratto lavorativo. Se dunque si decidesse di lavorare a vita con questa forma di pagamento, si arriverebbe a percepire una pensione al di sotto della soglia di quella minima.

Inoltre il lavoratore deve tener presente che la quota contributiva voucher viene gestita dall'Inps nella categoria degli Autonomi. Per questo motivo, dovrà preoccuparsi di unire la posizione da dipendente e quella da autonomo.

Quanto permette di guadagnare il voucher?

Chiunque accetti di lavorare con questo sistema, non potrà aspettarsi un guadagno superiore ai 7.500 euro netti in totalenel corso di un anno.

Dal datore di lavoro non potrà percepire più di 2.000 euro netti annui. Sarà cura dello stesso dipendente dichiarare al committente l'eventuale percezione di trattamenti comesussidio di disoccupazioneocassa integrazione. In caso di controlli da parte del Fisco, sia lavoratore che datore di lavoro, qualora risultasse un'omessa dichiarazione, possono incorrere in multe che vanno da poche centinaia a qualche migliaio di euro. Infatti trattamenti di questo tipo non consentono un guadagno superiore ai 3.000 euro netti l'anno.

I buoni voucher sono diventati tracciabili

Nel giugno 2016, l'esecutivo ha introdotto latracciabilità dei buoni voucher. Sostanzialmente, il committente dovrà inviare, un'ora prima che il lavoratore inizi la sua attività, un sms o una email all'Ispettorato Nazionale del Lavoro, indicando i seguenti dati del collaboratore: dati anagrafici, codice fiscale, luogo e data della prestazione.

Le multe a carico di datori di lavoro che non assolveranno a tale normativa, potranno variare da qualche centinaio di euro a qualche migliaio. La tracciabilità, in pratica, consente all'Ispettorato del Lavoro di "visionare" le condizioni di utilizzo, per evitare che si approfitti del pagamento in voucher. Come? Ad esempio, facendo lavorare un collaboratore per una o più giornate con un regolare rapporto in modalità pagamento voucher, e le restanti giornate lavorative in nero. In caso di infortunio del collaboratore, il committente viene tutelato esibendo, al controllo del Fisco, i tagliandi.Sicuramente una tutela a favore del lavoratore.