Ancora tutta da giocare la partita sulla riforma Pensioni. C'è chi pensa che prima di introdurre nuovi elementi di flessibilità per l'uscita anticipata volontaria dal lavoro si debbano risolvere prima le questioni rimaste aperte: dalla Quota 41 per il pensionamento dei lavoratori precoci alla proroga di Opzione donna che in tante sperano possa arrivare almeno al 2018. Sono molte le categorie di lavoratori che dell'Ape di Renzi non sanno che farne e continuano a protestare per sollecitare il varo delle loro proposte.
Pensioni, mobilitazione dei lavori precoci per la Quota 41
Domani una nuova manifestazione di protesta è stata promossa a Bologna dal gruppo Facebook "Giovani, Lavoro, Pensione ex Lavoratori, precoci ed esodati". L'appuntamento è a partire dalle ore 10.30 in Via Indipendenza dove ci sarà un sit-in dei manifestanti che spiegheranno le loro ragioni sulla riforma pensioni e sulla necessità di rottamare la legge Fornero varata nel 2011 dal Governo Renzi con l'appoggio parlamentare della maggioranza di larghe intese. Sarà presente all'iniziativa di protesta e di proposta anche il vicepresidente della commissione Lavoro della Camera Walter Rizzetto, tra i fuoriusciti dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo e tra i nuovi entrati in Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale di Giorgia Meloni, che ha invitato tutti a partecipare con un post su Twitter.
Rizzetto chiede risposte anche su proroga Opzione Donna
"Io - ha scritto Rizzetto nel tweet - sarò in strada a manifestare con i Quota 41. Altro che Anticipo pensionistico, Apesocial ed - ha scritto il parlamentare su Twitter - altre cazzate simili. Serve prima - ha spiegato Rizzetto - risolvere la situazione di alcune categorie: Quota 41, Quota 96, proroga Opzione donna al 2018, quindicenni riforma Amato, macchinisti ferroviari".
Anche Brigida Cristina Ardito, tra le amministratrici del gruppo, invita a partecipare alla manifestazione. Oltre che di pensioni, si parlerà del referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo: in sostegno della ragioni del No interverranno Raffaella Sensoli, portavoce regionale del Movimento 5 stelle, e due avvocati costituzionalisti.