Dalla sinistra del Partito democratico, con in testa il presidente della commissione Lavoro della Camera dei Deputati Cesare Damiano, alla Lega nord di Matteo Salvini passando per il Movimento 5 stelle di Beppe Grillo fino a Forza Italia di Silvio Berlusconi: tutti si dicono d'accordo con la proroga di Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici così come chiedono anche le organizzazioni sindacali, ma non sembra convinto il Governo Renzi che ha escluso la prosecuzione del regime sperimentale dal piano di riforma Pensioni varato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri con la legge di Bilancio e che adesso sembra intenzionato a stornare i fondi che erano destinati a questa formula di prepensionamento come grosso modo deciso l'anno scorso con la legge di Stabilità.

A lanciare l'allarme sul possibile storno dei fondi è la Lega nord.

Proroga Opzione donna, l'allarme della Lega di Salvini

Si resta nel frattempo ancora in attesa di conoscere i dati esatti del contatore attivato l'anno scorso, come tra l'altro sollecitato dai parlamentari del Movimento 5 stelle in un'interrogazione al ministro del Lavoro Giuliano Poletti. Della legge di Bilancio, al di là delle slide mostrate dal presidente del Consiglio a Palazzo Chigi, non c'è traccia del testo completo sul sito del governo dove è stato pubblicato solo un breve comunicato stampa con gli interventi principali. "I rumors - ha detto il capogruppo leghista in commissione Lavoro alla Camera - sembrano confermare - ha proseguito Roberto Simonetti - che non ci sarà alcuna proroga del canale d'accesso pensionistico con l'Opzione donna".

Il parlamentare del Carroccio, parlando del contatore istituito l'anno scorso con la manovra finanziaria, sostiene che la norma che lo regolamenta "fu scritta - ha detto - in modo sibillino, affinché il Governo - ha evidenziato - potesse appropriarsi di quelle risorse".

Simonetti: il Governo Renzi pronto a stornare risorse

Al riguardo, Simonetti ricorda che l'anno scorso presentò un emendamento alla legge di Stabilità per "chiarire in modo inequivocabile - ha spiegato il capogruppo della Lega in commissione Lavoro alla Camera dei Deputati - la destinazione alla sperimentazione opzione donna delle somme in esubero".

La proposta di modifica della norma sul contatore di Opzione donna fu però bocciata dalla maggioranza parlamentare e adesso sembra esservi una via per destinare quei fondi ad altri capitoli della legge di Bilancio. "Ora sento dire - ha scritto Simonetti in una nota rilanciata sulla sua pagina Facebook - che la norma sulla proroga dell'Opzione donna fu scritta male e che il Governo - ha spiegato il deputato leghista - può così stornare le risorse per altri interventi".

Secondo il parlamentare del Carroccio la norma che regolamente il contatore di Opzione donna del quale ancora comunque si attendono i dati "fu appositamente scritta in modo subdolo e poco chiaro - ha detto ricordando la bocciatura del suo emendamento correttivo - per permettere al Governo di sottrarre tranquillamente le somme ed utilizzarle - ha sottolineato Simonetti - per altri fini”. Sarebbe senza dubbio una "beffa" per la lavoratrici che ancora sperano in una ulteriore proroga per la quale hanno assicurato il loro impegno diversi parlamentari oltre che il ministro per le Riforme e le Pari opportunità Maria Elena Boschi. Ci sarà o no la proroga di Opzione donna? Sarà introdotta contestualmente alla legge di Bilancio o successivamente con un provvedimento ad hoc. Non resta che seguire l'evolversi del dibattito politico e sindacale in corso per cercare di capirne qualcosa di più.