Dopo l'interrogazione parlamentare presentata al ministro del Lavoro sulla proroga dell'Opzione donna nell'ambito della riforma Pensioni, i deputati M5s della commissione Lavoro di Montecitorio, insieme al vice presidente della Camera Luigi Di Maio, hanno incontrato oggi i lavoratori precoci che ormai da tempo reclamano la soluzione Quota 41 per l'accesso al pensionamento. "I lavoratori precoci - hanno detto il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio e i membri pentastallati della commissione Lavoro in una nota congiunta - si sentono presi in giro da questo governo dei bonus-patacca che - hanno sottolineato i parlamentari - promette e non mantiene".
Pensioni, incontro tra il Movimento 5 stelle e i lavoratori precoci
Dopo aver chiesto al governo la proroga dell'Opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici, i deputati del Movimento 5 stelle rilanciano la proposta della Quota 41 per i lavoratori precoci già prevista del ddl 857 a prima firma Damiano e sostanzialmente ignorato dall'esecutivo. "In vista della prossima legge di Bilancio - si legge nella nota congiunta di Di Maio e dei deputati grillini componenti della commissione Lavoro della Camera - il Movimento 5 stelle si intesterà la battaglia dei cosiddetti 'quarantunisti', coloro che - hanno ricordato - hanno iniziato a lavorare da giovanissimi e hanno maturato presto i 41 anni di contributi".
I pentastellati chiedono per tutti i precoci l'accesso al pensionamento con quota 41 di anzianità contributiva a prescindere dall'età "senza paletti - hanno sottolineato - e senza penalizzazioni".
Il vice presidente della Camera Luigi Di Maio chiede la Quota 41
Il Movimento 5 stelle propone questa misura nel quadro della riforma pensioni anche per ragioni di equità e giustizia sociale.
"Bisogna fare almeno un po' di giustizia - hanno affermato i parlamentari pentastellati nella nota rilanciata sulla pagina Facebook del vice presidente della Camera Di Maio - in un Paese in cui troppo a lungo i nonni restano bloccati al lavoro e i nipoti restano bloccati a casa". Dare a più persone la possibilità di andare in pensione significa anche, in linea generale, creare nuove opportunità di lavoro per i giovani, come del resto ha sottolineato nei giorni scorsi il ministro Poletti parlando di circa 100.000 richieste previste per l'Anticipo pensionistico (Ape).