Il piano di riforma Pensioni del Governo Renzi prevede anche l'ottava salvaguardia degli esodati che dovrebbe essere quella definitiva. E' quanto emerge dalla bozza della legge di Bilancio varata dal consiglio dei ministri nei giorni scorsi ma della quale ancora non c'è un testo in circolazione prima della presentazione in Parlamento per l'approvazione definitiva. Anche se ancora non c'è il testo ufficiale la manovra finanziaria per il 2017 va prendendo forma. Importanti novità in arrivo su famiglia, pensioni e fisco.

Esodati, nella manovra di Renzi l'ottava salvaguardia

Le bozze che stanno circolando in queste ore attraverso le agenzia di stampa potranno comunque ancora essere modificate dal governo, la situazione è in continua evoluzione. La novità arrivata ieri è sull'ottavo provvedimento, che dovrebbe essere quello definitivo, per salvaguardare gli esodati, certamente tra i più danneggiati dalla riforma pensioni targata Monti-Fornero approvata nel 2011. La nuova salvaguardia esodati prevede l'accesso al pensionamento per 27.700 persone. Il numero complessivo dei salvaguardati sale così a 164.795. Nelle ultime ore la Lega nord e la minoranza del Pd hanno comunque "denunciato" il possibile storno dei fondi per gli esodati e per la proroga di Opzione donna.

A proposito dell'Opzione donna alcune lavoratrici si starebbero già attivando per vie legali per chiedere al governo di fornire i dati sul contatore ad hoc istituito l'anno scorso. Tra le ultime novità relative all'Anticipo pensionistico, invece, quelle relative alla durata. La durata minima dell'Ape è fissata in 6 mesi.

Anticipo pensionistico (Ape): durata minima sei mesi

Per quanto riguarda invece l'Ape social rivolta alle categorie più disagiate, viene estesa la platea dei lavori gravosi, potranno accedere alla versione sociale dell'Anticipo pensionistico anche infermieri, operai edili, ferrotranvieri e altre categorie di lavoratori impegnati nel tempo in lavori particolarmente pesanti.

Sul fronte del fisco confermata la sterilizzazione delle claudie di salvaguardia previste nelle precedente manovra finanziaria che prevedevano l'aumento dell'Imposta sul valore aggiunto dal 2017, l'Iva così non dovrebbe più essere aumentata. Confermata anche la riduzione del canone di abbonamento alla Tv di Stato. Il canone Rai il prossimo anno sarà di 90 euro con una ulteriore riduzione di 10 euro rispetto all'attuale canone di 100 euro pagato in bolletta.