Abbiamo già comunicato diversi giorni fa che la polizia di Agrigento ha posto sotto sequestro presso l'USP, documenti e fascicoli riguardanti beneficiari della legge 104, ma che destano dubbi in merito alla veracità di quanto dichiarato. I soggetti includevano 150 docenti, ma anche medici e altro personale delle PA. L'inchiesta denominata “la carica delle 104” che aveva preceduto questa in corso aveva riguardato oltre 100 persone e alla fine si era conclusa con 19 ordinanze cautelare (6 persone custodia in carcere, 8 arresti domiciliari, altri obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria.
A cosa porterà questo nuovo filone di indagine?
Furbetti 104: è arrivato il momento di rendere conto?
Come riporta il sito Orizzonte Scuola, il nuovo filone d’indagine sui furbetti della legge 104 nella scuolae non, ha portato a mettere sotto inchiesta 250 soggetti. Circa cento di questi sono medici, considerati compiacenti nel riconoscere l’invalidità civile o lo stato di disabilità a chi non ne aveva diritto. A tutti i soggetti è stata notificata la proroga delle indagini. Gli indagati sono accusati di falso commesso sa pubblico ufficiale (materiale e ideologico). Se è vero che i soggetti beneficiari della 104 non ne hanno realmente diritto è giusto che anche i medici che hanno prodotte le false attestazioni sanitarie subiscano le conseguenze.
Adesso si è in attesa di conoscere a quali conclusioni si giungeranno dopo questa nuova indagine. Sarebbe auspicabile che tali controlli venissero fatti un po' in tutta Italia. Probabilmente Agrigento essendo stata teatro di una precedente indagine era già sotto l'occhio del ciclone. Il fatto che con la mobilità straordinaria di quest'anno sia risultato che tutti i docenti rientrati a casa beneficiavano della legge 104/92 avrà di certo destato qualche sospetto.
Nessun timore deve avere chi ha pieno diritto a usufruire dei vantaggi derivanti dalla legge. Il discorso è diverso per chi ha deciso di sfruttare una corsia di precedenza che non gli spetta. Resta aggiornato sul mondo della scuola, cliccando il tasto Segui.