Si riaccende la speranza per i precari della Scuola che non sono riusciti ancora a conquistare la tanto agognata cattedra. Il Governo è infatti al lavoro su un nuovo piano di assunzioni che mira a regolarizzare la posizione degli 80 mila precaririmasti senza una cattedra nei primi due anni della Buona Scuola e con ilconcorso a cattedre del 2016.

La Legge di Bilancio che conterrà il nuovo piano di assunzioni verrà presentata entro il 15 ottobre 2016 e dovrebbe essere approvata prima del 4 dicembre, in tempo per il referendum sulla riforma costituzionale che tanto sta a cuore al Governo Renzi.

Con questo provvedimento il leader del PD riconquisterebbe il favore di migliaia di insegnanti precari delusi dalla riforma della Buona Scuola.

Stando alle prime informazioni trapelate i tecnici dell'esecutivo stanno lavorando al nuovo piano di assunzioni per garantire il ricambio generazionale in cattedra atteso nei prossimi 5 anni. Secondo le stime oggi infatti ben 120 mila docenti su un totale di 750 mila hanno più di 60 anni.

La nuova Legge di Bilancio dovrà inoltre tenere conto delle 13 leggi delega già allo studio dello Governo in consegna per la fine del 2016, provvedimenti che mirano al rafforzamento dell'infanzia, la cosiddetta 0-6.

Scuola: speranze di assunzione per i precari in seconda fascia

Il nuovo piano riaccende la speranza per i precari in seconda fascia. Nei prossimi giorni saranno disponibili i dati sugli abilitati utilizzati per le supplenze brevi e lunghe a seguito della chiusura del concorso a cattedre. In base alle stime dovrebbe trattarsi di 80 mila precari.

La responsabile scuola del Pd Francesca Puglisi ha garantito che nel giro di tre anni si arriverà a una stabilizzazione definitiva dei precari della scuola. La selezione dei precari da avviare al percorso di assunzione avverrà a partire dal 1° settembre del 2017.

Riguardo alle modalità di assunzione il Governo per ora non si è sbilanciato, limitandosi a un accenno a forme concorsuali, che sarebbero ancora in via di definizione.

Potrebbe trattarsi di bandi di concorso nazionali o provinciali. In ogni caso si tratterà di concorsi con una portata meno ampia rispetto ai concorsi triennali tradizionali.

Un'altra indiscrezione emersa sui nuovi concorsi è la netta divisione tra la fascia dei docenti delle scuole medie e superiori e quella per l'infanzia e le elementari. Una separazione che si è resa necessaria alla luce della diversa offerta di posti nelle due fasce. Al momento infatti c'è più richiesta di insegnamento nella scuola per l'infanzia e alle elementari.

In arrivo assunzioni per 5 mila insegnanti di sostegno

Il Governocon la nuova Legge di Bilancio intende assumere subito 25 mila supplenti, tra cui 5 mila insegnanti di sostegno.

Per riuscire ad attuare questa prima parte del piano assunzioni già da ora occorrerà però superare le resistenzedel Ministero delle Finanze sulle coperture disponibili.

Per quanto riguarda la scuola materna il nodo da sciogliere più importante riguarda iprecari delle Gae infanzia rimasti fuori dalle assunzioni della Buona Scuola. A differenza dei diplomati magistrali, che sono stati ammessi nelle graduatorie a esaurimento su disposizione del Tar e del Consiglio di Stato, centinaia di laureati in Scienze della formazione primaria sono stati esclusi. Il Governo punta a bilanciare questa situazione.

Dopo il 15 ottobre il Governo approverà degli emendamenti alla Legge di Bilancio per assumere 18 mila maestri d'infanzia a partire da settembre 2017 e fino al 2019.

Si parla di un fondo di 400 mila euro da investire in assunzioni. Altre risorse ancora da quantificare provenienti da un fondo europeo di 3 miliardi di euro verranno usate per costruire nuovi asili e per riqualificare quelli esistenti nelle regioni meridionali.