L'ispettore del Ministero dell'Istruzione, Max Bruschi, ha parlato, sul proprio profilo Facebook, di Piano Triennale dell'Offerta Formativa ed, in particolar modo, dell'importanza della sua eventuale revisione annuale (entro il mese di ottobre di ciascun anno scolastico) secondo quanto disposto dalla legge 107.

Ultime news scuola, lunedì 17 ottobre 2016: Max Bruschi su revisione PTOF e organico dell'autonomia

L'aspetto assume particolare rilevanza per quanto riguarda la gestione dell'organico dell'autonomia, dal momento che, come indicato dalla nota ministeriale 2852/2016, non va fatta alcuna distinzione tra docenti curricolari e docenti potenziatori.Bruschi, in particolar modo, si è soffermato sull'utilizzo sbagliato dell'organico dell'autonomia visto che, troppo spesso, i docenti del potenziamento vengono impiegati per coprire le supplenze brevi: l'ispettore del Miur ha sottolineato come questo tipo di impiego vada inevitabilmente a tradire lo spirito della legge 107, dove si punta soprattutto all'organico dell'autonomia quale fonte prioritaria per l'ampliamento dell'offerta formativa.

Bruschi: 'Scambio di docenti all'interno della Rete di Ambiti'

Secondo Bruschi, c'è da superare un'altra importante criticità, quella derivante dalla non corrispondenza tra le risorse assegnate dall'amministrazione e quelle richieste dalla Scuola: questo problema riguarda, primariamente, la scuola secondaria e la soluzione che viene proposta è quella che porta verso lo scambio di docenti all'interno della Rete di Ambiti, scambio rivolto allo svolgimento dell'attività didattica e non dunque inerente allo svolgimento di progetti.

Tale problematica, invece, non dovrebbe riguardare la scuola primaria, proprio per l'assenza delle classi di concorso, anche se Max Bruschi ritiene che si debba ugualmente fare attenzione alle discipline per le quali di prevede l'impiego di personale docente specializzato, vedi la musica, l'educazione motoria e la lingua inglese.

Un errore da evitare, per esempio, sarebbe quello di predisporre orari che prevedano la maggioranza o addirittura tutte le ore in 'disponibilità', perchè tale procedura si porrebbe in contrasto con le disposizioni contrattuali.