Le cronache scolastiche tornano ad occuparsi degli inserimenti in Gae che non arrivano per tutti quei docenti che hanno avuto dal Tar l'accoglimento di diverse cautelari. I diplomati magistrali alle prese con i rifiuti dei vari Uspagli inserimenti in oggetto continuano a segnalare casi di abusi in tutta Italia. Una di queste racconta che l'ufficio addetto dell'ambito territoriale di una provincia siciliana non ha ancora preso in visione la comunicazione di uno di questi decreti riguardante l'inserimento in Gae. Alla domanda su quando si prevedeva di effettuare il predetto inserimento veniva risposto che occorrevano ancora quindici giorni.

In un altro caso, come dimostra l'immagine nella didascalia, si concede il diritto alla stipula del contratto a qualcuno e a qualcun altro no.

Il braccio di ferro

Prosegue l'attività ostruzionistica del Miur in tutte le sedi istituzionali con gli appelli proposti al Tar contro questi inserimenti, circostanza che ha indotto molti ricorrenti alla produzione di motivi aggiuntiviper smontare il teorema dell'amministrazione che afferma il mancato interesse ad impugnare le Gae. La data per la discussione del merito della plenaria in Consiglio di Stato si avvicina e ciascuno affila le armi in vista di questo importante appuntamento. L'ostinazione dell'amministrazione a ritardare l'esecuzione dei provvedimenti cautelari del Tar trova la sua spiegazione nella necessità, come affermato da un dirigente scolastico milanese, di snellire le procedure per conferire le supplenze.

Il motivo reale

Il dirigente scolastico milanese ha affermato a La Repubblica che andando avanti di questo passo, con la pioggia di ordinanze cautelari per l’inserimento con riserva, si rischia di paralizzare le convocazioni per le supplenze rifacendo ogni giorno le graduatorie. Pertanto si è deciso di dare un termine, ossia quello del 20 settembre, oltre il quale gli inserimenti in Gae verranno effettuati senza che questi conferiscano la possibilità di una chiamata dalla I fascia con la stipula di contratto.