Il Miur ha presentato il Piano Nazionale di formazione obbligatoria per i docenti, ma a distanza di circa un mese non è ancora chiaro come questo vada attuato. A tal proposito l'USB sottolinea l'importanza di tener conto di alcuni aspetti del documento presentato dal Miur e di comprendere come 'difendersi' da quello che costituisce 'un attacco alla libertà di insegnamento”. Nel far questo elenca dei punti fondamentali.

Formazione obbligatoria docenti Miur: attenti!

L'USB sottolinea 5 punti fondamentali che riguardano la formazione obbligatoria dei docenti, di cui bisogna tener conto:

  1. Il Piano è stato realizzato unilateralmente dal Miur senza alcun confronto con chi la Scuola la vive davvero. È pure scorretto utilizzare i dati del portfolio dei neoassunti per il Piano, dato che non era stato comunicato che sarebbero serviti pure a questo.

  2. Gli ambiti di formazione sono imposti in modo autoritario, e il fatto che debbano essere coerenti con il Piano nazionale, e con le priorità delle scuole e del docente, rende il tutto abbastanza difficile da realizzare. Come risultato, spiega l'USB, i percorsi formativi e gli enti presso cui svolgerli saranno imposti e pagati coi 500 euro per l'auto-formazione, un giro di denaro che non appare molto pulito.

  3. Il piano non mette in risalto le discipline, ma i metodi. Il risultato saranno docenti tecnici della didattica, ma non capaci di formare la mente degli studenti.

  4. Il piano si lega al portfolio del docente, che mira a schedare il singolo e a legare la formazione alla progressione di carriera: peccato che come questo avvenga è del tutto oscuro.

  5. La consistenza dei percorsi formativi non è chiara nel Piano, tutto è vago. Si parla di obbligatorietà di percorsi, ma in che senso?

Nel complesso il Piano di formazione obbligatoria dei docenti risulta essere ambiguo e autoritario.

Il consiglio del sindacato è di non iniziarlo nemmeno e di attendere prima i decreti attuativi, nella speranza che questi possano chiarire i tanti punti oscuri. La libertà di insegnamento dovrebbe consentire ad ognuno di formarsi come meglio crede, senza imposizioni dall'alto. Inoltre, la formazione andrebbe svolta in orario di servizio, così come previsto dal contratto. Resta aggiornato sulla formazione e altri argomenti della scuola, cliccando il tasto Segui in alto vicino al titolo.