La storica azienda Lamborghini assumerà per il prossimo anno 40 nuovi dipendenti.
Il maxi piano d’assunzioni è stato ufficializzato direttamente dalla casa automobilistica italiana attraverso i suoi canali ufficiali dall’ amministratore delegato Rupert Stadler. Tutto ciò è stato reso possibile da un accordo tra il gruppo tedesco Wolkwagen- Audi (che detiene il pacchetto di maggioranza della Lamborghini ndr), il Ministero dello sviluppo economico e la Regione dell’ Emilia Romagna con uno stanziamento di fondi pari ad 800 milioni di euro. Il personale sarà dislocato presso lo stabilimento di Sant’Agata Bolognese, a pochi chilometri da Bologna.
Quali profili ricerca l’azienda?
I profili richiesti sono svariati e diversificati tra loro; l’azienda infatti ricerca: diplomati, laureandi e laureati da inserire entro il 2017 per far fronte alla produzione di una nuova linea di SUV (Suv Ursus).
Per i ruoli tecnici si ricercano: operai, ingegneri ed addetti allo sviluppo; per l’area amministrativa si ha bisogno di : addetti alle risorse umane, responsabili marketing ed addetti alle vendite.
I candidati oltre ai titoli di studio richiesti devono conoscere in modo fluente la lingua inglese.
Come candidarsi
Per partecipare alla selezione il candidato dovrà registrarsi presso la sezione “Lavora con noi” della Lamborghini e compilare il form online.
Il sito permette la candidatura spontanea e l’inserimento del proprio curriculum vitae in un data base. Nel caso in cui la società fosse interessata al profilo, l’aspirante dipendente sarà contattato telefonicamente al fine di fissare un colloquio conoscitivo- motivazionale.
Chi è Lamborghini?
Si tratta di una delle più grandi case di automobilismo di lusso.
Fiore all’occhiello dell’industria italiana, fu fondata nel 1948 da Ferruccio Lamborghini. Da fabbrica di trattori agricoli l’azienda si trasformò celermente in produttrice di auto sportive ad alta prestazione; il suo marchio è conosciutissimo in ogni angolo del mondo con un fatturato che supera i 600 milioni di dollari americani.
