Novità sulla riforma delle Pensioni del Governo Renzi arrivano dagli emendamenti approvati dalla Commissione Bilancio della Camera in vista dell'approvazione della Manovra 2017. In ordine, i correttivi al pacchetto delle pensioni riguardano la pensione anticipata con l'estensione dell'opzione donna, l'anticipo pensionistico, l'allargamento della platea degli esodati con l'ottava salvaguardia e la domanda per vedersi riconoscere il proprio lavoro come usurante, utile anche per l'Ape social e per i precoci che aspirino alla quota 41 per l'uscita anticipata.

Pensioni con opzione donna 2016: ecco i nuovi requisiti

Era attesa ed è arrivata la proroga dell'opzione donna per la pensione anticipata delle lavoratrici di età di 57 anni (chi lavora alle dipendenze) o di 58 (donne lavoratrici autonome). Con trentacinque anni di contributi, potranno uscire anticipatamente le donne che abbiano la data di nascita ricorrente, rispettivamente, ad ottobre, novembre o dicembre del 1958 (le dipendenti) o del 1957 (le autonome). Secondo le stime dell'Inps, sarebbero circa quattromila le lavoratrici interessate dal provvedimento, penalizzate dallo spostamento in avanti dei tre mesi derivanti dall'aspettativa di vita.

Pensione anticipata esodati 2017: estensione dell'ottava salvaguardia

In aumento anche le quote dei lavoratori esodati: rispetto alle previsioni di due settimane fa, infatti, l'ottava salvaguardia sarà allargata per comprendere all'incirca ulteriori tremila contribuenti che hanno smesso di lavorare, per accordi governativi e non, non oltre il 2011, prima di passare in mobilità.

Per questi lavoratori, il termine entro il quale debbano aver cessato il lavoro passa dal 31 dicembre 2012 (previsto dalla prima bozza) al 31 dicembre 2014. Gli esodati dell'ottava salvaguardia passeranno da 27 mila e 700 a 30 mila e 700, beneficiando dei requisiti di pensione anticipata previsti dalla legge prima della riforma Fornero.

Ape e pensioni usuranti 2017: novità domanda, interessati pure precoci quota 41

Ulteriori novità sono fissate dagli emendamenti al Bilancio 2017 sull'anticipo pensionistico di Renzi. Infati, chi andrà in pensione anticipata con l'Ape avrà la possibilità di recedere dal contratto entro 2 settimane. Inoltre, l'anticipo che viene fornito al contribuente per la pensione verrà considerato come credito al consumo, pure se la somma anticipata dovesse essere superiore ai 75 mila euro. Infine, un'ultima novità riguarda la domanda che dovrà farsi per vedersi riconoscere come usurante la propria attività, importante anche per il riconoscimento dei requisiti dell'anticipo pensionistico social e per la quota 41 dei contribuenti precoci.

Le documentazioni, le cui scadenze sono state fissate nei giorni scorsi, saranno semplificate e saranno predisposte dal ministero del Lavoro non appena la legge di Bilancio sarà approvata in maniera definitiva.