Ci sono novità in merito alla pensione anticipata con opzione donna nella legge di Bilancio 2017 del Governo Renzi: la proroga dell'opzione potrebbe coprire l'intero anno 2016. Con l'allargamento della scadenza della maturazione dei requisiti più lavoratrici potrebbero beneficiare dell'uscita anticipata: è quanto scrive il quotidiano Il Messaggero di oggi, 20 novembre 2016, sulle proposte di emendamento sulla quale la Camera dei Deputati è chiamata al confronto, nell'arco dell'intera riforma delle Pensioni.

Opzione donna 2016: requisiti per la pensione anticipata

Con l'opzione donna, già sperimentata dal 2004 e successivamente prorogata, si permetterebbe alle lavoratrici di usufruire di una scappatoia per l'uscita anticipata da lavoro. I requisiti sui quali si basa il dibattito alla Camera sono i medesimi dello scorso anno, già aggiornati, per l'età minima, alla superiore aspettativa di vita. Pertanto, ogni lavoratrice alle dipendenze potrà andare in pensione anticipata a 57 anni e tre mesi, purché abbia versato almeno trentacinque anni di contributi. Per le lavoratrici autonome, invece, il requisito dell'età è innalzato di un anno (58 anni e tre mesi), mentre rimane identico quello dei contributi.

Tuttavia, l'uscita con l'opzione donna comporta un taglio della pensione derivante dal ricalcolo con il sistema contributivo: nello scorso anno, secondo le stime della relazione accompagnatoria alla legge di Stabilità 2016, la penalizzazione superava il 25 per cento della pensione di vecchiaia futura calcolata dall'Inps.

Pensioni anticipate con opzione donna: verso la proroga per il 2016

La proposta di emendamento relativa all'opzione donna attualmente alla Camera riguarda la proroga della misura anche per il 2016: con la scadenza dei requisiti al 31 dicembre 2015, infatti, molte lavoratrici nate a partire dagli anni 1957 e 1958 erano state tagliate fuori dalla pensione anticipata.

Tale interpretazione restrittiva è stata recepita dalla Commissione Lavoro della Camera che chiede di prorogare la scadenza dei requisiti al 31 dicembre 2016: in tal modo, come avvenne per la precedente proroga, l'uscita effettiva avverrà nel 2017. A quanto riportato anche dal Corriere della Sera di oggi, ci sono buone probabilità che entro fine anno l'opzione venga prorogata.