Le ultime novità sulle pensioni dei precoci al 29 novembre 2016 riguardano i requisiti e le condizioni richieste per poter accedere alla Quota 41 dal prossimo 1 maggio 2017. La legge di Bilancio conferma quali categorie di lavoratori potranno finalmente accedere alla pensione anticipata dopo 41 anni di contributi versati senza incorrere in alcuna decurtazione sull'assegno ultimo. Ecco nel dettaglio a chi verrà concesso il beneficio, che non ha subito alcuna modifica durante l'esame degli emendamenti in Commissione Bilancio alla Camera, le novità al 29/11/2016.

Ultime news Pensioni 2017, focus precoci e quota 41: chi accederà all'uscita anticipata da maggio 2017?

Dal prossimo 1 maggio 2017 alcune categorie di lavoratori precoci, una platea ristretta per la verità, potranno accedere, grazie alle misure introdotte in LdB 2017, alla pensione anticipata con Quota 41, ossia dopo 2131 settimane contributive. Il beneficio non tiene conto dell'età anagrafica, ma porta con sé alcuni requisiti necessari e differenti limiti. La quota 41 verrà riconosciuta sia a coloro che sono iscritti presso l'assicurazione generale obbligatoria dei lavoratori dipendenti, quanto a quei lavoratori che sono iscritti alle gestioni speciali dei lavoratori autonomi. In entrambi i casi il beneficio sarà fruibile unicamente da quanti abbiano versato almeno 12 mensilità, anche non continuative, prima del 19esimo anno d'età e che appartengano ad una delle seguenti categorie definite maggiormente bisognose di tutela:

  • In stato di disoccupazione e privo di ammortizzatori da almeno 3 mesi alla data della domanda
  • Care giver di un parente disabile di primo grado, convivente da almeno 6 mesi al momento della richiesta di pensione
  • Invalidi almeno al 74%
  • Occupati da almeno 6 anni in uno degli 11 mestieri che il Governo ha definito 'gravosi', oppure impiegati nei mestieri già definiti usuranti o nei lavori notturni già sanciti nel Dlgs 67/2011.

E' importante far notare che le condizioni, aver lavorato 12 mesi prima dei 19 anni ed essere appartenente ad una delle categorie sopra indicate, devono essere entrambe rispettate affinché si possa godere della pensione anticipata con quota 41.

Coloro che hanno lavorato 1 anno prima dei 19, ma attualmente risultino occupati in mestieri non gravosi, versino in condizione di buona salute e non siano care giver, non hanno diritto ad usufruire del beneficio. Per loro restano vigenti le condizioni contributive stabilite dalla normativa Fornero: 42 anni e 10 mesi se uomini e 41 anni e 10 mesi se donne.

Unica differenza introdotta in LdB2017 e spendibile per tutti concerne lo stop delle penalizzazioni legate all'età anagrafica dal 2018 per quanti abbiano maturato a pieno i requisiti contributivi e accedano alla pensione prima dei 62 anni.

Pensioni precoci, i limiti della quota 41 in LdB2017

Il requisito contributivo dei 41 anni, anche per quanti riusciranno ad accedervi, resta comunque legato agli adeguamenti alla speranza di vita Istat che scatteranno nuovamente dal 1/1/2019.

Inoltre il beneficio verrà concesso nel rispetto delle programmate risorse di bilancio, che per il 2017 ammontano a 360 milioni di euro. Resta inteso, dunque, che se il monitoraggio delle domande di pensione anticipata presentate ed accolte dovessero scostarsi dal numero di domande possibili rispetto alle risorse stanziate, la decorrenza dei trattamenti sarà differita, dando priorità a quanti maggiormente rispettino i requisiti richiesti e in ragione della data di presentazione della domanda. Il fine sarà, infatti, quello di consentire il pensionamento in numero non superiore a quelli programmati in base alle risorse stanziate. Il rischio a cui si spera non debbano andare incontro i precoci, perché di ennesima beffa si tratterebbe, e che nonostante posseggano i requisiti, per giunta già stringenti, restino fuori per mancanza di fondi.