E' arrivato a notte fonda, intorno alle 3, l'ok della commissione Bilancio, tesoro e programmazione della Camera dei Deputati ad alcune modifiche al pacchetto di riforma Pensioni introdotto nella legge di Bilancio 2017. La commissione parlamentare presieduta dal deputato del Pd Francesco Boccia ha dato il via libera al prolungamento del sistema sperimentale Opzione donna. In particolare la formula per la pensione anticipata rosa viene estesa alle donne nate nei mesi di ottobre, novembre e dicembre del 1958 (e alle lavoratrici autonome nate nell'ultimo trimestre del 1957) che finora erano rimaste escluse.

Legge di Bilancio 2017, maratona notturna per esame emendamenti

Per tutte, oltre all'età appena indicata, serviranno comunque 35 anni di anzianità contributiva raggiunti entro il 31 dicembre 2015. Sul fronte di Opzione donna non mancano delusioni e polemiche nonostante un "passo avanti" sia stato comunque fatto. Deluse, in particolare, la lavoratrici che si sono battute i questi anni per una proroga della formula previdenziale fino al 31 dicembre 2018, come prevede tra l'altro un emendamento di Possibile che probabilmente verrà in aula a Montecitorio e poi anche durante l'esame della legge di Bilancio al Senato. "Chiediamo la proroga - avevano spiegato ieri in una nota i deputati di Possibile Pippo Civati, Andrea Maestri e Luca Pastorino illustrando il sub emendamento - del regime sperimentale fino al 31 dicembre 2018.

Purtroppo sappiamo già - avevano aggiunto - che con molta probabilità i nostri emendamenti saranno respinti, ma non ci fermeremo".

Varate le modifiche per la proroga Opzione Donna e salvaguardia esodati

Approvato nella notte in commissione Bilancio anche l'emendamento per la salvaguardia definitiva degli esodati, i più danneggiati dalla riforma pensioni Monti/Fornero varata cinque anni fa con il sostegno parlamentare della maggioranza di larghe intese e tuttora in vigore nonostante le novità in arrivo con la legge di Bilancio 2017.

La nuova norma per gli esodati sposta praticamente dal 31 dicembre 2012 al 31 dicembre 2014 il termine per l'accesso nella mobilità, così come del resto era già stato stabilito l'anno scorso anche se la prima proposta presentata quest'anno dal governo non andava in questa direzione e quindi è stato necessario modificarla. La platea dei salvaguardati passa così da 27.700 a 30.700. Queste le modifiche al piano di riforma pensioni varate nella notte durante l'esame degli emendamenti alla legge di Bilancio.