Dovrebbero chiudersi durante l'esame della legge di Bilancio 2017 alla Camera le partite sulla riforma Pensioni, gli incentivi per l'innovazione e gli investimenti al Sud. Mentre gli emendamenti relativi alla scuola, alla sanità e alla famiglia dovrebbero essere affrontati durante la secondo lettura della manovra economica e finanziaria al Senato. Questa la decisione che sarebbe stata assunta oggi nel corso dei diversi incontri tra esponenti dell'esecutivo e parlamentari di maggioranza che si stanno avvicendando da ieri sera a Montecitorio (un'altra riunione è ancora in corso).

Pensioni, innovazione, Sud: sugli emendamenti si decide a Montecitorio

Secondo quanto si apprende dall'agenzia Public Policy si cercherà di trovare una soluzione adeguata alle questioni più ostiche, a partire dalla riforma pensioni. Diversi sono gli emendamenti alla legge di Bilancio sul capitolo previdenziale: da quelli per la salvaguardia definitiva degli esodati alla soluzione Quota 41 per i lavoratori precoci; dalla proroga del regime sperimentale di Opzione donna alle modifiche sull'Anticipo pensionistico sia volontario che social. A proposito di Ape, tra le ultime novità l'annuncio del ministro del Lavoro Giuliano Poletti della formula "soddisfatti o rimborsati". Ovvero i lavoratori potranno chiedere l'Anticipo pensionistico in prova per un mese, se non lo riterranno conveniente potranno rinunciare; chissà se le aziende saranno contente di questa novità renziana.

Al Senato, dopo il referendum, i nodi sulla sanità, la famiglia e la scuola

Le altre questioni aperte su sanità, scuola e famiglia, invece, potrebbero essere affrontate nel corso dell'esame a Palazzo Madama, dove la discussione generale sulla legge di Bilancio 2017 comincerà sicuramente dopo il referendum costituzionale del 4 dicembre prossimo che sta molto impegnando il Governo Renzi e altrettanto impegnato sembra il fronte del No, a partire dal Movimento 5 stelle di Beppe Grillo.

In caso di "manovra blindata", però, potrebbero saltare gli emendamenti su famiglia, scuola e sanità, ammesso che a Montecitorio vengano risolte le questioni relative alla riforma pensioni. E' sempre a Palazzo Madama che potrebbe tornare in gioco l'emendamento dell'esecutivo che consentirebbe agli istituti bancari di spalmare i contributi straordinario al Fondo di risoluzione su più anni, si tratta di uno dei provvedimenti stralciati dal testo della legge di Bilancio 2017 a Montecitorio.