Una nuova interrogazione parlamentare e un emendamento alla legge di Bilancio che prevede anche la riforma Pensioni: queste le ultime novità in arrivo oggi (9 novembre) sulla questione della proroga di Opzione Donna sulla quale aveva assicurato l'impegno del Governo Renzi il ministro per le Riforme e le Pari Opportunità Maria Elena Boschi. Ma finora, in attesa dei dati del contatore da parte del ministero dell'Economia e delle Finanze, nella manovra economica e finanziaria presentata dall'esecutivo e adesso all'esame delle commissioni parlamentari,non si vede nemmeno l'ombra della proroga del regime sperimentale per la pensione anticipata delle lavoratrici con gli assegni previdenziali calcolati con il sistema contributivo.
Opzione donna, interrogazione a Poletti e a Padoan
Un'interrogazione parlamentare sulla proroga dell'Opzione donna è stata presentata al ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali e al ministro dell'Economia e delle Finanze - rispettivamente Giuliano Poletti e Pier Carlo Padoan - è stata presentata oggi dai parlamentari di Possibile Pippo Civati e Andrea Maestri. I due parlamentari hanno chiesto ai ministri competenti anche chiarimenti "sull'esclusione dalla sperimentazione - hanno detto Civati e Maestri in una nota stampa congiunta - delle lavoratrici del quarto trimestre '57/'58 a causa dell'incremento - hanno spiegato - dei tre mesi dell'aspettativa di vita".
Ok a emendamento su proroga in commissione Lavoro
Sempre a proposito di Opzione donna, oggi in commissione Lavoro a Montecitorio, è stato presentato un emendamento sottoscritto da diversi parlamentari di vari schieramenti: Damiano, Rizzetto, Baruffi, Arlotti, Fontana, Boccuzzi, Di Salvo, Albanella, Casellato. L'emendamento prevede "l'inserimento di opzione donna nella Legge di Bilancio - ha spiegato il presidente della commissione Lavoro della Camera - con lo spostamento temporaneo della sperimentazione al 31 luglio del 2016 e con il suo proseguimento - ha sottolineato Cesare Damiano - in funzione del risultato del monitoraggio relativo all'utilizzo dei 2,5 miliardi di euro stanziati - ha ricordato il parlamentare della minoranza del Pd - nella precedente legge di stabilità".