Ancora non sono chiari gli effetti dei nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro introdotti con l'Ape, ma il ministro de Lavoro e delle Politiche sociali appare ottimista e certamente soddisfatto del piano di riforma Pensioni inserito dall'esecutivo nella legge di Bilancio 2017 attualmente all'esame delle commissioni parlamentari prima dell'approdo in aula dove dovrà essere approvata in via definitiva. Illustrando la riforma pensioni durante un incontro svoltosi ieri a Imola, il ministro Giuliano Poletti, pur spiegando che comunque l'Ape volontaria avrà dei costi, ha sottolineato il fatto che si tratta in ogni caso di una nuova "opportunità di scelta" per i lavoratori che vorranno accedere a questa nuova formula di pensione anticipata tramite il prestito ventennale e con penalità fino al 5,5% sul trattamento previdenziale per ogni anno di anticipo.
Pensioni, nuovi elementi di flessibilità in arrivo con la riforma Renzi
Una misura, quella dell'Ape volontaria, che non piace più di tanto alla Cgil di Susanna Camusso che insiste sulla Quota 41 per tutti i lavoratori precoci e, pur apprezzandola, ritiene inefficiente l'Ape social, in quanto i requisiti richiesti (36 anni di anzianità contributiva e 6 anni di attività consecutiva) ne "diminuiscono di molto - secondo il direttivo del sindacato rosso che ieri ha apparato un ordine del giorno sulla riforma pensioni - la platea potenziale. Nel dibattito parlamentare - ha sottolineato la Cgil - chiederemo di ridurne i vincoli". Il ministro del Lavoro, rammentando che l'Anticipo pensionistico nasce dall'esigenza di rimediare alla troppa rigidità in uscita prevista dalla legge Monti-Fornero sulla previdenza, ha spiegato che l'esecutivo guidato da Renzi per la prima volta ha introdotto nuovi elementi di flessibilità in uscita dal lavoro per l'accesso ai prepensionamenti "guardando comunque - ha sottolineato Poletti - alle persone in condizioni difficili e alle aspettative di vita".
Anticipo pensionistico, Poletti: staremo a vedere la risposta dei cittadini
Il ministro ha dunque ricordato gli interventi in favore delle categorie di lavoratori che svolgono mansioni usuranti o particolarmente gravose, la salvaguardia esodati, le tutele per chi è invalido o è impegnato in cura e assistenza di familiari ammalati.
"In ogni caso - ha evidenziato l'esponente del Governo Renzi parlando dell'Ape - tra non poter scegliere e poter scegliere io credo che sia meglio la prima. Staremo a vedere - ha aggiunto Poletti secondo quanto riporta l'Ansa - la risposta dei cittadini". Il ministro ha sottolineato nel corso dell'incontro di ieri a Imola anche l'importanza di altre misure in materia previdenziale, come il cumulo dei contributi gratuito e non più oneroso, l'ampliamento della no tax area per i pensionati, il bonus quattordicesima sulle pensioni più basse.
Adesso, mentre si attende chiarezza sui dati del contatore e sulla proroga di Opzione donna, il confronto tra governo e sindacati proseguirà per la seconda fase della riforma pensioni. "Dovremo discutere - ha spiegato Poletti - l'impianto previdenziale anche per i più giovani".