La nuova Ape volontaria, per ogni anno di anticipo, varierà dal 2 al 5,5% a seconda dell'importo richiesto. Se, ad esempio, si dovesse chiedere l'85% dell'assegno, la rata al momento della pensionesarà decurtato del 4,7% per ogni anno di anticipo. Prendiamo una pensione lorda di 1.000 euro, che è pari a 865 al netto delle trattenute: se si chiede un assegno anticipato per i primi tre anni dell'85% l'importo sarebbe di 736 euro. La rata di ammortamento, comprensiva di rimborso, interessi e assicurazione, è di 173 euro. Le detrazioni fiscali da sottrarre alla rata sono 33 euro e la pensione mensile netta sarà di 725 euro.
Quindi rispetto agli 865 euro di pensione, accettando l'Ape, si perderebbero 140 euro. L'incidenza della rata per ogni anno di anticipo è pari al 3,8 % per l'assegno lordo mentre arriva al 4,6 % sulla pensione netta.
Questi calcoli sono compresi nelle tabelle pubblicatenelle tabelle del sito del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Nannicini. Se invece si prende in considerazione una pensione lorda di 1.615 euro, pari a 1.286 al netto delle trattenute, un assegno anticipato per i primi tre anni dell'85% sarà di euro 1.093. La nuova pensione mensile netta sarà invece di 1.078 euro con una incidenza del 4,7 %. Questo è quanto emerge dal documento stilato da Nannicini e che dovrebbe, almeno si spera, essere quello definitivo.
Le ipotesi sono fatte considerando un tasso di interesse del 2,5%, un premio assicurativo del 29% e una restituzione del capitale in vent' anni. Requisito principale per ottenere l'Ape sono i vent' anni minimi di contribuzione.
Come richiedere l'Ape volontaria
L'Ape volontaria spettaai dipendenti pubblici e privati e ai lavoratori autonomi con 63 anni d’età.
Per poterla ottenere il dipendente deve richiederela certificazione della pensione futura all’Inps. L'Istituto fornirà indicazioni sulla durata e l'ammontare dell'Ape e informazioni sugli Istituti di credito e le assicurazioni aderenti all'iniziativa. A questo punto il lavoratore compila online il form per ottenere l'Ape specificando l'ammontare della percentuale richiesta.
Dopo le verifiche l'INPS erogherà in rate mensili l'importo. A partire dall'età di vecchiaia l'Inps erogherà successivamente la pensione spettante al netto delle commissioni generatedall'Ape.
I lavoratori, però, rimangono perplessi perché dopo tanti anni di contribuzione per poter andare in pensione sono, in pratica, costretti a fare un prestito sui soldi versati in tanti anni di lavoro.