Il tema delle Pensioni anticipate in riferimento ai lavoratori della scuola è stato oggetto di uno studio da parte del sindacato Anief che ha preso in esame la novità dell’Ape, il tanto discusso anticipo pensionistico introdotto con la legge di Stabilità 2017. Nello studio in questione sono state effettuate delle simulazioni per verificare l’esistenza di una convenienza, da parte dei docenti, nell’aderire all’Ape, ed i cui risultati, tutt’altro che confortanti, riportiamo brevemente.

Quanto paga un docente che vuole andare in pensione con l’Ape

Secondo lo studio dell’Anief, basato sulle tabelle rese pubbliche da Tommaso Nannicini, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio che ha seguito la definizione dell’Ape, un docente con una pensione netta di 1.268 euro, potrebbe andare in pensione anticipata con 1.093 euro per i tre anni e sette mesi d’anticipo e 1.078 euro al momento della maturazione effettiva del pensionamento.

Questo per effetto di una rata di restituzione dell’anticipo pensionistico pari a 270 euro lordi al mese per 20 anni.

L’importo da pagare risulterebbe ancora più alto per un pensionato che riceve un assegno di 2.200 euro lordi, che si troverebbe a restituire l’anticipo pensionistico con una rata di 430 euro lordi al mese.

Una rata insostenibile, secondo il presidente dell’Anief Marcello Pacifico, secondo il quale un pensionato ha diritto, dopo una vita di lavoro, a ricevere una pensione corrispondente ai contributi versati, rivendicando inoltre, per tutte le attività di docenza, il riconoscimento di lavoro usurantecon conseguente accesso all’Ape gratuita.

Ape agevolata per i docenti dell’infanzia

Una posizione agevolata tra i lavoratori della scuola è, infatti, quella dei docenti dell’infanzia la cui attività è stata riconosciuta tra i lavori usuranti e, per questo motivo, sono stati ammessi all’Ape agevolata che gli permette diandare in pensione anticipata senza pagare gli interessi sul prestito.

Ma anche per i docenti dell’infanzia è previsto, comunque, il pagamento di una differenza, dal momento che la soglia di reddito per l’accesso all’Ape gratuita è di 1500 euro, oltre ad una contribuzione minima di 36 anni. Requisito, quest’ultimo, difficile da raggiungere se si considerano i lunghi periodi di precariato comuni a quasi tutti i lavoratori della scuola.

Anche per sollecitare il superamento di queste ulteriori penalizzazioni sul tema delle pensioni anticipate, il sindacato Anief chiama tutti i lavoratori della scuola alla manifestazione organizzata per il prossimo 14 novembre a Roma in occasione dello sciopero nazionale.