Le ultime notizie scuola ad oggi, sabato 12 novembre, riguardano la visita del ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, in alcune località della Puglia, ovvero Barletta, Bari e Taranto. La responsabile dell'istruzione in Italia ha avuto modo di commentare la difficile situazione degli atenei pugliesi che stanno riscontrando una costante diminuzione nel numero dei loro iscritti.
Di fronte alle lamentele dei rettori, il ministro risponde affermando di non essere a conoscenza di documenti in cui viene denunciato l'abbandono: 'probabilmente si tratta di casi specifici, ma questo non avviene solamente al Sud ma anche al Nord.
Il governo può rivedere i criteri di riparto dei fondi per le Università - ha aggiunto l'onorevole Giannini - ma non si può affermare che le cause siano dovute a mancanza di risorse per il Sud.
Ultime news scuola, sabato 12 novembre: Giannini 'Assunzioni rispondono a contestazioni'
Non potevano mancare, ovviamente, anche le domande riguardanti la contestatissima riforma Buona Scuola. Tra l'altro a Barletta, in occasione della visita alla scuola 'Modugno', è stata organizzata un'entrata ed un'uscita 'protetta' per evitare le proteste annunciate dai docenti e dal personale scolastico, oltre agli studenti. Una scena vista e rivista anche in altre città, dove spesso le forze dell'ordine sono persino intervenute con la forza (vedi il 'caso Luca Abete', l'inviato di Striscia la notizia').
Interpellata sulle criticità della legge 107, il ministro Giannini ha ribadito che la riforma ha permesso di assumere 100mila insegnanti e ha dato la possibilità ad altri docenti, oltre 60mila, di poter essere assunti tramite concorso nazionale.
'In questo senso siamo tornati alla Costituzione' ha sottolineato il ministro che ritiene che questa sia una risposta che si qualifica da sola, la migliore risposta alle contestazioni.'
Giannini su mobilità: 'Molti di noi hanno dovuto spostarsi durante la loro storia professionale'
Per quanto concerne la questione mobilità, altra operazione oggetto di massiccia contestazione da parte dei docenti, l'onorevole Giannini replica affermando che si tratta di un punto della legge 107 voluto dal Parlamento (che è sovrano, sottolinea il ministro): in questo modo si è data l'opportunità a moltissimi docenti che da anni insegnavano lontano da casa di poter tornare ai loro luoghi d'origine.
Ora qualche altro insegnante dovrà ugualmente fare il sacrificio. Si tratta di un'esperienza - ha concluso il ministro Giannini - che molti di noi hanno incontrato nella loro carriera professionale'.