La card docenti da 500 euro dedicata all'auto-formazione degli insegnanti della Scuola è materia di controversia in questi giorni. Non è solo il ritardo a far parlare i diretti interessati, ma anche la confusione sulle notizie che la riguardano. Ormai è certo che quest'anno le cose andranno in maniera diversa rispetto a quello passato. Non ci sarà più l'accredito in banca, ma una vera e propria card elettronica come previsto dalla legge 107. Ma come sarà? Materiale o virtuale? In merito a questo i dubbi non sono stati dissolti. Il Fatto Quotidiano in un articolo di ieri a firma di Alex Corlazzoli, spiega cosa aspettarsi.

Card da 500 euro: l'auto-formazione dei docenti passa per la rete

L'articolo in questione sulla card docenti da 500 euro parla di buoni elettronici da creare su una piattaforma del Miur attraverso Spid (sistema pubblico di identità digitale). Non solo il denaro non è materiale, dunque, ma non si dovrebbe nemmeno avere una card materiale con valore nominale, come si era pensato in un primo momento. Come funzionerà? Ogni docente riceverà un link di per accedere alla piattaforma con le proprie credenziali (richieste precedentemente ad uno degli identity provider: Poste Id; Infocert; Sielte o Tim). Una volta entrati nella piattaforma del Miur, sarà possibile creare dei bonus fino all'importo massimo di 500 euro.

Quindi, si verifica la spesa da fare (ad esempio l'acquisto di un libro) nel negozio aderente e poi si crea il bonus del relativo importo da salvare sullo smartphone o da stampare. I negozi aderenti saranno visibili sulla piattaforma e una volta registrati riceveranno un credito per ogni buono riscosso. E se il negozio non è registrato?

Il Miur assicura che sarà possibile fare la registrazione in pochi minuti al momento dell'acquisto.

Il Miur garantisce trasparenza e correttezza

Con questo metodo di utilizzo dei 500 euro destinati all'auto-formazione dei docenti della scuola, si dovrebbe garantire la trasparenza e la correttezza nell'utilizzo dei soldi. Ad essere poco convinti sono i docenti meno avvezzi con la tecnologia, che non hanno nemmeno idea di cosa si sta parlando.

Tutto avverrà online e il modo in cui il denaro sarà speso andrà a fornire crediti sul portfolio del docente dedicato alla formazione. Proprio per il sistema previsto, è bene al momento non fare acquisti che si pensa di pagare con il 'bonus', in quanto è improbabile che possa essere utilizzato con effetto retroattivo.

Resta aggiornato sul tema dei 500 euro per l'auto-formazione e sulle altre notizie dal mondo della scuola, cliccando il tasto Segui.