La mobilità 2017/2018 e la questione legata alla chiamata diretta al centro delle notizie Scuola di oggi, venerdì 4 novembre. Nessuna apertura da parte del Ministero dell'Istruzione per quanto riguarda la rigida applicazione della legge 107 in materia mobilità, per cui, stando a quanto indicato dalla normativa legislativa, a partire dal prossimo anno scolastico la mobilità dei docenti si svolgerà in un'unica fase: ciò significa che chi presenterà domanda di trasferimento finirà negli ambiti territoriali e, di conseguenza, sarà soggetto alla chiamata diretta dei dirigenti scolastici per ottenere un incarico.
Ultime news scuola 4 novembre: mobilità 2017/2018 in un'unica fase e passaggio agli albi per tutti
Occorre precisare che tale normativa si applicherà solamente a chi deciderà di presentare domanda di mobilità, oltre ai docenti sovrannumerari e a tutti gli insegnanti neoassunti per l'anno scolastico 2016/2017: ne consegue pertanto che tutti gli altri docenti conserveranno la titolarità nella propria sede assegnata.
Il concetto è stato ribadito dai tecnici del Ministero dell'Istruzione, in occasione dell'incontro tenutosi in Viale Trastevere l'altro ieri, mercoledì 2 novembre: come sottolineato dai sindacati, l'amministrazione centrale non è intenzionata a concedere alcuna proroga, quindi fase unica e passaggio dei docenti agli ambiti territoriali.
Chiamata diretta docenti: Miur-sindacati, riprenderà trattativa su regolamentazione?
Qualche spiraglio di luce, invece, potrebbe arrivare dalla regolamentazione della chiamata diretta, sulla quale il Miuravrebbe dato la propria disponibilità nel rivedere alcuni aspetti. Non dimentichiamoci, però, quanto avvenne lo scorso mese di luglio quando la trattativa Miur-sindacati per la sequenza contrattuale inerente la chiamata diretta fallì clamorosamente, ad un passo dal raggiungimento dell'accordo.
Alla base della rottura della contrattazione sembra esserci stato il mancato accordo sulle competenze da richiedere ai docenti per l'assegnazione degli incarichi. E' innegabile, comunque, che i risultati della procedura della chiamata diretta, avviata quest'anno per la prima volta, sono stati, in moltissimi casi, a dir poco imbarazzanti.Il segretario generale della Uil Scuola, Pino Turi, si augura che il meccanismo possa essere rivisto e che si possa arrivare finalmente a definire delle regole eque ed oggettive, senza che si verifichino più casi eclatanti come quello della richiesta di un video a figura intera come propria candidatura alla scuola.