Le ultime notizie Scuola, ad oggi, mercoledì 2 novembre, ci menzionano l'ennesima condanna in Tribunale per il Ministero dell'Istruzione che, tra l'altro, sarà costretto al pagamento di un super risarcimento danni.

A rendere noto il provvedimento è il sindacato Anief, che ha riferito della vittoria ottenuta da due insegnanti sanniti davanti al Tribunale del Lavoro di Benevento che ha riconosciuto lo sfruttamento dei due ricorrenti, da parte dell'Amministrazione centrale, attraverso la stipula di ripetuti contratti a termine oltre i 36 mesi di servizio.

Come già riscontrato in molti altri casi, il Miur non ha provveduto al riconoscimento della medesima progressione stipendiale attribuita agli insegnanti di ruolo, assunti a tempo indeterminato.

Ultime news scuola, mercoledì 2 novembre 2016: Miur condannato a maxi risarcimento

Gli avvocati Walter Miceli, Fabio Ganci e Vincenzina Salvatore sono riusciti ad ottenere due sentenze definite 'ineccepibili' che restituiscono dignità ai docenti precari della scuola: sono state ben diciassette, infatti, le mensilità riconosciute ad ognuno dei due insegnanti che potranno beneficiare di un super risarcimento pari a 30mila euro ciascuno, visto che, tra l'altro, sono state riconosciute oltre modo le progressioni stipendiali che non sono state mai percepite dai due lavoratori.

Precari e docenti di ruolo, nessuna disparità di trattamento per la progressione stipendiale

Come sottolineato nella nota diffusa dall'Anief, il Giudice del Lavoro non ha avuto alcuna esitazione nel rimarcare il lungo periodo di tempo e il numero dei contratti a termine che sono stati stipulati, oltre ad evidenziare il fatto che non può esserci disparità di trattamento tra lavoratori a tempo determinato e i colleghi che hanno sottoscritto, invece, un contratto a tempo indeterminato: in particolare, i criteri del periodo di anzianità di servizio dovranno essere gli stessi.

Il riconoscimento dei medesimi diritti oltre che la rivendicazione della pari dignità ai lavoratori precari della scuola rappresenterà uno dei motivi più importanti dello sciopero nazionale indetto dall'Anief per il prossimo 14 novembre, nel corso del quale verrà organizzato un presidio davanti a Montecitorio.