Una nuova sentenza del Tribunale di Potenza, la N. 700/2016, depositata il 22 novembre scorso, ha dichiarato illegittima la sanzione della sospensione inflitta dal dirigente scolastico al docente: in buona sostanza la competenza disciplinare dei presidi nei confronti degli insegnanti non può andare oltre all'avvertimento scritto e la censura.

Sanzione sospensione docenti, notizie 29/11: non può decidere il dirigente scolastico

Dell'argomento ha parlato anche l'edizione odierna (martedì 29 novembre) del quotidiano 'Italia Oggi': nell'articolo dedicato alla sentenza, viene spiegato come il giudice monocratico non ritiene opportuna l'applicazione del decreto Brunetta per quanto concerne la possibilità del dirigente scolastico di poter sospendere un docente fino a dieci giorni, una volta accertata la responsabilità disciplinare.

La sentenza del Tribunale di Potenza, in pratica, non fa altro che confermare il precedente giudizio espresso in merito dal Tribunale di Foggia, che attraverso la sentenza emessa il 27 ottobre scorso, ha precisato come la responsabilità disciplinare degli insegnanti debba continuare ad essere regolamentata dalle norme, ancor più rigide, contenute nel testo unico. La ragione fondamentale di tale preclusione imposta ai dirigenti scolastici è da ricercarsi soprattutto nel ruolo svolto dai docenti all'interno della Scuola, ruolo ritenuto particolarmente rilevante: da ciò ne consegue che, in caso di sanzione più grave dell'avvertimento scritto o della censura, questa debba essere individuata da un soggetto diverso dal dirigente scolastico.

Sentenze Tribunali di Potenza e Foggia in contrasto con la circolare Miur 88/2010

Va precisato, comunque, che tali disposizioni, ovvero quelle contenute nel decreto legislativo 297/94, non rappresentano un vantaggio per i docenti: infatti, la normativa riguardante le sanzioni disciplinari che vengono applicate agli insegnanti è molto più severa rispetto a quella riguardante gli altri dipendenti del pubblico impiego.

Occorre dire, infatti, che le sospensioni, talvolta includono sanzioni accessorie come la preclusione per il docente di poter partecipare agli esami di Stato e ai concorsi per dirigenti scolastici oltre al ritardo della progressione di carriera, con effetti sul trattamento pensionistico.

Va, comunque, detto che le sanzioni sospensive adottate dai dirigenti scolastici sono, spesso, 'motivate' dall'orientamento espresso dal Miur attraverso la circolare 88/2010: il dicastero di Viale Trastevere, infatti, ha interpretato la normativa vigente concedendo ai dirigenti scolastici la possibilità di infliggere sanzioni sospensive ai docenti, sempre che di durata inferiore ai dieci giorni. Urge, dunque, fare chiarezza sulle diverse interpretazioni giuridiche e legislative.