Il social network Twitter continua a navigare in acque torbide a livello economico, e andrà in fondo con la scelta di rientrare nelle spese eliminando i costi delle filiali in giro per il mondo. Una di queste è l'ufficio presente in Italia, dove sono attualmente impiegati 16 dipendenti, tra cui il country manager Salvatore Ippolito. Da tempo si parla di grosse difficoltà economiche del social network, colpito dalla crisi del mercato, e che non riesce più a rientrare nelle spese che sta sostenendo. Si è parlato di un taglio possibile di dipendenti, fino a un massimo di 300 persone, cifra che a oggi è quella ufficiale.
Tra questi appunto, ci sono anche quelli del nostro Paese. Per il momento è stata bloccata invece la chiusura prevista per le filiali di Germania e Olanda, che al momento pare non siano toccate dal risanamento, ma resteranno ancora in piedi per un po' di tempo.
In Italia hanno provato un accordo con Twitter, ma senza risultato
Già dai primi venti di crisi del social network nato come alternativa al primogenito Facebook, i dipendenti dell'ufficio italiano avevano fatto fronte comune per cercare di giungere a qualsiasi tipo di soluzione possibile. Qualcosa che potesse salvare la loro posizione lavorativa. I tavoli di trattativa però non hanno dato l'esito sperato, infatti dalla sede americana non è giunta in merito alcuna risposta positiva.
Tra pochi giorni l'ufficio di Twitter in Italia chiuderà definitivamente le attività, e ancora non è chiaro cosa accadrà ai lavoratori che perderanno il loro lavoro, se saranno reinseriti in altri posti o saranno senza occupazione.
Stato di crisi profonda
Twitter sta cercando di rimettersi in carreggiata ma la strada sembra molto tortuosa, e non pare ci sia al momento una luce in fondo al tunnel.
Dagli Usa avevano tentato anche di vendere il marchio, ma gli acquirenti che si erano presentati alla fine si sono tutti tirati indietro. Il piano di riorganizzazione che porterà a 300 posti in meno su campo mondiale, dovrebbe essere il primo passo per riavere un bilancio migliore, che possa aiutare il gruppo americano a ricominciare a crescere.