In un clima teso, dove lavoratori e parti sociali continuano a lamentare il crollo delle assunzioni e la mancanza di stabilità economica, la riorganizzazione delle politiche del Lavoro non si arresta e continua dritta per la sua strada. Quando si parla di lavoro, uno dei temi più scottanti è sicuramente quello relativo al ricorso ai voucher per lavoro accessorio che, secondo molti, è uno dei fattori determinanti del crollo dei contratti a tempo indeterminato. Secondo un ultimo rapporto della Cgil "sono calate di oltre il 32% le assunzioni a tempo indeterminato" rispetto all'anno scorso.

Il lavoro accessorio va a regolare tutte quelle prestazioni lavorative che non hanno carattere continuativo e stabile. Il datore di lavoro allora, al fine di tutelare il lavoratore di cui si serve (anche saltuariamente), può fare ricorso all'uso dei voucher, dei buoni lavoro che garantiscono la copertura previdenziale INPS e INAIL. In questo modo, lavoratore e datore sono entrambi tutelati.

Secondo gli esperti questo permetterebbe al committente di beneficiare di prestazioni di lavoro in totale tranquillità - poichè non va incontro a nessun tipo di vertenza - senza essere vincolato da contratti o da altri oneri burocratici, mentre il lavoratore potrà, allo stesso tempo, incrementare le sue entrate attraverso prestazioni lavorative e occasionali che, anche se validi ai fini pensionistici come versamenti, non comprometteranno lo stato di disoccupato o inoccupato.

Stando quanto affermato dall'Istituto Nazionale del Lavoro, inoltre, la comunicazione potrà essere effettuata, da parte dei professionisti e da parte di tutti gli imprenditori (agricoli e non), fino a 60 minuti prima dell'inizio del lavoro, mentre per quanto riguarda l'acquisto invece, per imprenditori e liberi professionisti, dovrà essere fatto esclusivamente telematicamente, ovvero:

  • tramite procedura telematica INPS;
  • presso i tabacchi che aderiscono alla convenzione INPS;
  • o nelle Banche Popolari abilitate.

Le cose cambiano per professionisti e non imprenditori, i quali potranno acquistare i buoni negli Uffici Postali presenti in tutto il territorio.

Dopo l'acquisto, e prima dell'inizio dell'attività lavorativa, il datore di lavoro dovrà poi comunicare all'Ente Previdenziale Nazionale Italiano il suo ricorso alla prestazione lavorativa accessoria tramite voucher. Obbligo di comunicazione che potrà essere adempiuto principalmente tramite tre canali diversi, e cioè:

  • attraverso il sito web ufficiale dell'INPS;
  • prendendo contatti con il Contact Center al numero 803164 (se si chiama da numero fisso) o al numero 06164164 (se si chiama da cellulare);
  • recando direttamente alle sedi INPS.

Tale dichiarazione dichiarazione dovrà necessariamente contenere i seguenti dati:

  • anagrafica lavoratore e relativo codice fiscale;
  • data inizio e fine attività lavorativa;
  • luogo in cui prestazione verrà svolta.

Il committente deve in particolar modo ricordare, per evitare di incorrere in sanzioni per lavoro nero, di provvedere alla comunicazione di utilizzo voucher tramite e-mail alla Direzione del Lavoro territorialmente competente (sempre entro 60 minuti prima dell'inizio dell'attività).