L'accordo firmato due giorni fa tra sindacati e Governo Renzi sul rinnovo dei contratti della Pubblica Amministrazione e sugli aumenti prospettati per i dipendenti del pubblico impiego non è altro che il primo tassello della complessa trattativa a favore degli statali. Infatti, il documento firmato rappresenta un atto di indirizzo che verrà trasmesso dal ministro della Funzione Pubblica, Madia, all'Aran per portare avanti la contrattazione sui contenuti dell'accordo. Il primo scoglio da aggirare è trovare l'intesa sul salario accessorio, ovvero sui premi di produttività che avrebbero dovuto essere modellati sulla riforma Brunetta e che invece saranno contenuti sul Testo unico che nascerà, soltanto, a febbraio 2017.
Contratti statali 2016, perdita bonus 80 euro: chi avrà più aumenti?
Pertanto, sindacati ed Aran dovranno trovare, a loro volta, un accordo sugli aumenti senza avere la base normativa del Testo unico. In pratica, gli incentivi saranno discussi sulla parola. Nel verbale dell'accordo sottoscritto l'altro ieri, si fa riferimento a bonus sotto forma di benefit, anche pensionistici. E, inoltre, c'è il nodo del bonus di 80 euro di Renzi, varato nel 2014, a favore di chi guadagna fino a 26 mila euro. Proprio la fascia di reddito al di sotto di questa soglia, ovvero gli statali che guadagnano tra i 24.000 e i 26.000 euro annui, e più precisamente quelli che sono sui 25.000 euro (circa 200 mila secondo Il Messaggero), potrebbero vedersi azzerare il bonus Irper di Renzi perché gli aumenti di reddito del rinnovo del contratto (il Governo ha annunciato 85 euro medi mensili, come minimo) farebbero superare la soglia.
Situazione che, peraltro, hanno già vissuto numerosi lavoratori del settore privato che hanno dovuto restituire il bonus per premi e aumenti di reddito.
Rinnovo contratto statali, quali aumenti di stipendio?
Secondo quanto emerso dalla riunione, i sindacati avrebbero calcolato che per indennizzare tutti gli statali che perderebbero il bonus occorrerebbero quattrocentomilioni di euro.
Secondo il quotidiano romano, i soldi del bonus di 80 euro verranno inclusi, a compensazione della perdita, nei cinque miliardi di euro necessari per la riforma della Pubblica amministrazione e, in particolare, per assicurare l'aumento di 85 euro mensili ad oltre tre milioni di statali. Si prospetta, però, una redistribuzione degli aumenti che possa favorire proprio le fasce di reddito più basse: nei mesi scorsi, il ministro Madia aveva dichiarato che non ci saranno aumenti per chi guadagna a partire dai 200 mila euro, ma il limite potrebbe essere abbassato a 150 mila euro.