Le novità sulle pensioni aggiornate ad oggi 22 dicembre si concentrano sostanzialmente sul post che Cesare Damiano ha pubblicato sul proprio sito ufficiale nella giornata di ieri, dove ricorda, attraverso 6 pagine, i 10 passi avanti compiuti dal precedente governo guidato da Matteo Renzi in campo previdenziale. C'è spazio anche per i lavoratori precoci, ma non solo, visto che le prime slide sono dedicate all'anticipo pensionistico, suddiviso tra Ape sociale ed il prestito Ape. Dopo l'approvazione della legge di Bilancio 2017, ecco quali sono, per Damiano, i principali passi in avanti fatti.
Ape sociale. È l'anticipo pensionistico per le categorie di lavoratori più in difficoltà e per chi svolge lavori gravosi. Consente di andare in pensione a 63 anni, con un anticipo dunque di 3 anni e 7 mesi, senza pagare alcun costo aggiuntivo. Per tutti coloro che svolgono un'attività gravosa, il requisito è di 36 anni di contributi, per i disoccupati, i disabili e chi assiste un parente con disabilità occorrono 30 anni.
Ape prestito. Si tratta del famoso anticipo pensionistico attraverso il prestito bancario di 20 anni. Si può richiedere a partire dai 63 anni compiuti e sopratutto occorrono 20 anni di contributi. Chi non ha raggiunto tale soglia di contributi non può richiedere l'Ape.
Lavoratori precoci.
Il documento pubblicato da Cesare Damiano parla di maggiore flessibilità per i precoci, visto che possono andare in pensione dopo 41 anni di contributi (la famosa quota 41) ma solo se rientrano tra le categorie di persone dell'Ape sociale, vale a dire disoccupati senza ammortizzatori, invalidità pari o superiore al 74 per cento, svolgono attività gravose per 6 anni continuativi.
Opzione donna. Un altro successo particolarmente rimarcato dal presidente della Commissione Lavoro alla Camera dei Deputati è l'inclusione nel regime sperimentale di opzione donna delle lavoratrici che hanno maturato i requisiti entro il quarto trimestre del 2015. Non sono comunque mancate le polemiche riguardo tale regime e sono attesi ulteriori novità nel corso delle prossime settimane / mesi.
Esodati. All'interno della Legge di Bilancio 2017 troviamo anche l'ottava salvaguardia per gli esodati. Sono stati inclusi 30.700 nuovi lavoratori che, a causa della legge Fornero, non erano più riusciti ad andare in pensione. Di questi 30.700 esodati, 11.000 sono in mobilità, 9.200 i lavoratori autorizzati ai versamenti volontari entro il 2011 e 7.800 i lavoratori cessati da tempo indeterminato entro lo stesso anno.
Per chi è già in pensione. Sono tre i provvedimenti presi dal governo che vanno in aiuto di coloro che una pensione la percepiscono già. Il primo è quello relativo all'innalzamento della fascia di reddito da pensione esente da tassa. Il secondo, quello forse più popolare, è l'aumento della quattordicesima ed in contemporanea la sua estensione ad una platea che in precedenza non ne usufruiva.
Infine si cita il recupero da parte dell'Inps degli importi corrisposti ai pensionati per la perequazione automatica.
Qual è il vostro giudizio sulla riforma Pensioni del precedente esecutivo? Siete soddisfatti delle misure intraprese? Pensate che si siano compiuti passi in avanti rispetto alla legge Fornero? Potete commentare qui sotto. Se volete rimanere aggiornati sulle notizie inerenti le pensioni e le dichiarazioni dei politici riguardo il tema previdenziale vi invitiamo a cliccare il tasto Segui in alto a destra.