Con la pubblicazione della nuova Legge di Stabilità 2017 sono arrivate molte novità anche nel campo delle pensioni e soprattutto di quelle anticipate. Ma vediamo nel dettaglio quali sono i requisiti per la pensione anticipata Ape. Sappiamo che la richiesta dovrà essere fatta direttamente all'Inps, anche se dovremmo aspettare gennaio per avere maggiori informazioni.

Cosa è l'Ape e i requisiti per richiederla

L'Ape è letteralmente un anticipo pensionistico che consentirà, a tutti i lavoratori che abbiano 63 anni e almeno 20 anni di contribuiti versati, di anticipare il proprio ritiro fino ad un massimo di 3 anni e 7 mesi rispetto alla classica pensione di vecchiaia.

Questa operazione consiste in pratica in un assegno mensile, erogato dalle banche attraverso l'Inps e calcolato in base ad una percentuale sulla durata. Prima si richiede l'Ape (max 3 anni e 7 mesi prima) più sarà ripartita e quindi minore la quota che potrà essere riscossa. Attenzione però, l'Ape è un vero e proprio prestito e per questo andrà restituito. Al raggiungimento della pensione di vecchiaia infatti, attraverso un piano della durata di 20 anni, il lavoratore dovrà restituire all'Inps le quote prelevate con tanto di interessi. Proprio perchè si tratta di un prestito, chi richiederà l'Ape sarà obbligato a stipulare anche un'assicurazione per il rischio di morte. Non ci sono vincoli per la compagnia con la quale fare il contratto, quindi è possibile sceglierla liberamente tra le varie offerte del mercato; questa consentirà all'Istituto di Previdenza di recuperare le rate in caso di decesso.

Ape Social: la pensione anticipata per disoccupati, invalidi e lavoratori usuranti

L'Ape Social è sempre un anticipo della pensione, ma è riservata: ai disoccupati, ai lavoratori che svolgono un Lavoro definito usurante (e dove l'avanzamento dell'età costituisce una maggior probabilità di infortunio) e alle persone invalide con almeno una percentuale riconosciuta uguale o maggiore del 74%.

Per l'Ape Social il requisito richiesto rimane l'età di 63 anni, ma si sale a 30 anni per i contribuiti o 36 anni in caso la richiesta sia fatta da soggetti che svolgono lavori usuranti. L'assegno erogato sarà calcolato in base alla pensione maturata, ma non potrà superare i 1500 euro al mese. Questa operazione sarà gestita totalmente dallo Stato, in quanto si tratta di un sussidio di accompagnamento alla pensione e che non comporterà tagli alla futura pensione di vecchiaia. Per le donne, tra le varie possibilità di pensione anticipata, è riservata quella dell'Opzione Donna