E' stato pubblicato ieri, mercoledì 21 dicembre 2016, sulla Gazzetta Ufficiale, il testo della Legge di Stabilità 2017. Tra i punti della manovra, oltre l'abolizione di Equitalia, la riduzione del canone Rai e il famoso piano di interventi "Casa Italia", c'è un importante novità anche per quanto riguarda le Pensioni. Si tratta di alcune misure che vedranno la loro regolamentazione e approvazione nei primi mesi di gennaio.

Pensioni 2017: le anticipate "Ape" e "Ape Social"

Con le novità introdotte per il 2017, arriva anche l'Ape, l'Anticipo pensionistico che consentirà a chi ha raggiunto 63 anni, ma con almeno 20 anni di contributi, di anticipare la propria pensione.

L'importo potrà essere riscosso tramite un assegno Inps, ma dovrà essere restituito, al raggiungimento della pensione, attraverso un piano ventennale e relativi interessi. Si tratta in pratica di un vero e proprio mutuo e per questo dovrà essere stipulata anche un'assicurazione sulla vita.

L'Ape Social invece, pur essendo sempre una forma di pensione anticipata, non dovrà essere restituita. Questa formula è però riservata solo ed esclusivamente a quattro categorie: disoccupati, lavori usuranti, invalidi e assistenti di famigliari invalidi.

Pensioni 2017: lavori usuranti, Quota 41 e opzione donna

Pensione anticipata anche per chi svolge un Lavoro definito "usurante", o che comunque abbia svolto un lavoro usurante per 7 anni nell'ultimo decennio.

Sarà possibile infatti andare in pensione a 61 anni e 7 mesi, basta avere maturato almeno 36 anni di contributi.

Chi invece all'età di 19 anni lavorava regolarmente da almeno un anno, quindi dodici mesi di versamenti, potrà richiedere la Quota 41. Una pensione anticipata che consente, a chi ha versato 41 anni di contributi, di anticipare il ritiro lavorativo.

Attenzione però, la Quota 41 potrà essere richiesta solo se si rientra nelle stesse categorie a cui è riservate l'Ape Social.

Novità anche per 4000 donne sia dipendenti del settore pubblico che autonome. Con l'opzione donna, sarà possibile anticipare la pensione a 57 anni, avendo maturato 35 anni di contribuiti versati, ma non entro dicembre 2015 come diceva la precedente norma, ma si potranno aggiungere anche i versamenti fino al luglio 2016