Torniamo ad aggiornare le lettrici della nostra rubrica "Parola ai Comitati" sul tema dell'opzione donna, riprendendo alcune novità presentate all'interno del Comitato OD Social in merito al passaggio di verifica che prenderà forma nei prossimi giorni presso il Senato della Repubblica. Il Ddl assume infatti il numero AS 2611 e verrà discusso a partire dal 6 dicembre 2016 (una volta terminata la pausa che si terrà per il referendum), con l'obiettivo di "portare a conclusione la sperimentazione di cui all’articolo 1, comma 9, della legge 23 agosto 2004, n.

243, a decorrere dalla data di entrata in vigore della presente legge", estendendo l'opzione donna alle lavoratrici che raggiungono i requisiti previsti dalla norma entro il 31/12 del 2015. Una disposizione che mira ad includere anche le lavoratrici dell'ultimo trimestre, rimaste escluse dall'apertura prevista con la legge di stabilità dello scorso anno. Vediamo insieme di cosa si tratta entrando nello specifico attraverso i nuovi commenti della co-fondatrice Orietta Armiliato, ripresi nel nostro nuovo articolo di approfondimento.

Pensioni anticipate e OD: i chiarimenti sul testo del Ddl di Bilancio in arrivo presso il Senato

Tenendo a mente la situazione appena descritta, chiariamo innanzitutto quelli che rappresentano i criteri utili ad oggi per poter fruire dell'opzione donna.

Sono infatti ancora molte le lavoratrici che si interrogano sulla possibilità di rientrare o meno nell'estensione in arrivo con la nuova Legge di bilancio. Per poter accedere al pensionamento anticipato risulterà infatti essenziale:

  • avere compiuto i 57 anni e 7 mesi di età al 31 luglio del 2016 e contemporaneamente 35 anni di versamenti al 31 dicembre del 2015 per coloro che risultano lavoratrici dipendenti del settore pubblico o privato;
  • le lavoratrici autonome dovranno aver maturato la stessa contribuzione ma con 58 anni e 7 mesi di età;
  • sarà invece identico il meccanismo di accesso all'assegno. Per l'opzione donna è infatti prevista una finestra di 12 mesi per le lavoratrici dipendenti e di 18 mesi per quelle autonome.

Resta comunque inteso che tutti questi criteri saranno oggetto di verifica attraverso il meccanismo del contatore, che resta "attivo ed invariato", sottolinea Orietta Armiliato.

Opzione donna: platea potenziale per 4000 lavoratrici

Per poter avere un quadro definitivo bisognerà comunque attendere l'approvazione della Manovra, prevista verso la fine del mese di dicembre. Fino ad allora, bisognerà mantenere gli occhi puntati sull'evoluzione della discussione parlamentare. Sulla base delle stime fornite finora, l'estensione in corso di approvazione potrebbe produrre un allargamento della platea in favore di circa 4000 donne.

E voi, cosa pensate delle ultime novità che vi abbiamo riportato dal Comitato Opzione Donna Social? Come da nostra prassi, restiamo a disposizione nel caso desideriate farci conoscere la vostra opinione al riguardo aggiungendo un nuovo commento nel sito. Mentre per ricevere le prossime notizie di aggiornamento sulla previdenza vi ricordiamo di usare la comoda funzione "segui" che trovate in alto, vicino al titolo dell'articolo.