Dalla pensione anticipata social ai precoci con quota 41, dagli usuranti agli esodati, all'opzione donna: sono molteplici le possibilità di uscita anticipata da lavoro previste per il 2017 dalla legge di Bilancio del Governo Renzi. Le nuove regole di pensione portano a sconti di alcuni mesi o addirittura di cinque anni, come nel caso dell'opzione donna, rispetto alla maturazione della pensione di vecchiaia. Ma, in tutti i casi, i criteri di assegnazione delle Pensioni anticipate sono rigidi: è il caso, per esempio, dei precoci per ottenere la quota 41 o dei contribuenti che possono uscire in anticipo con l'Ape social.
Anticipo pensionistico Ape social 2017 e esodati: i requisiti di uscita
Proprio quest'ultimo, l'anticipo pensionistico social, l'unico che non prevede il rimborso del prestito pensionistico, ha subito qualche novità in settimana nel Disegno di legge votato in Commissione Bilancio della Camera: non si potranno cumulare, infatti, anticipo pensionistico e redditi di lavoro autonomo superiori a 4.800 euro e quelli da dipendente per oltre ottomila euro (le soglie precedenti erano, entrami, di ottomila euro). Via libera anche all'ottava legge di salvaguardia per i contribuenti esodati: tremila lavoratori in più nel 2017, rispetto alla prima stesura del Ddl, potranno beneficiare dei requisiti antecendenti la riforma Fornero per la pensione anticipata, per un totale di oltre trentamila contribuenti.
Per l'accesso, occorrerà la quota 96, con il minimo dell'età di 60/61 anni, in presenza di almeno 35 anni di contributi. Riassumendo, verranno salvaguardati i contribuenti che matureranno la pensione con le regole ante-Fornero entro il 6 gennaio del 2019.
Pensioni precoci 2017: l'anticipo con quota 41 e proroga opzione donna
Sempre in settimana, è stata inserita nella legge di Bilancio 2017 la proroga dell'opzione donna come forma di pensione anticipata delle contribuenti.
Potranno beneficiarne, in presenza di almeno 35 anni di contributi, le lavoratrici che abbiano raggiunto i requisiti negli ultimi tre mesi del 2015, ovvero le dipendenti che ad ottobre, novembre e dicembre del 2015 abbiano compiuto i 57 anni e tre mesi e le autonome che, nello stesso trimestre, abbiano maturato i 58 anni e tre mesi.
Infine, ben qualificati dovranno essere i requisiti per i precoci per la quota 41 e gli usuranti. I primi dovranno aver lavorato almeno un anno prima dei 19 e potranno andare in pensione anticipata con 41 anni di contributi, anziché 42 e 10 mesi (41,10 per le contribuenti). Ma l'agevolazione è riservata a chi possieda gli stessi requisiti di accesso per l'anticipo pensionistico social (disoccupazione, invalidità) o svolga attività usuranti. Per questi ultimi è stata eliminata la finestra mobile di 12 mesi (dipendenti) o di 18 (autonomi): la pensione anticipata sarà immediata e senza penalizzazioni.